Impianti e antenne mobili nei condomini: le novità del decreto Sviluppo

di Alessandra Talarico |

Se la bozza in circolazione dovesse restare immutata, i condomini non potranno più opporsi all’installazione delle antenne. Velocizzati, inoltre, i tempi per ottenere le autorizzazioni per gli scavi per le infrastrutture a banda larga e ultralarga.

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Antenne Mobili

Il nuovo decreto sviluppo, se la bozza dovesse essere mantenuta nella sua forma attuale, renderà più facile per gli operatori telefonici l’installazione di antenne e ripetitori.

I proprietari dei condomini, in sostanza, non potranno più opporsi, “all’accesso dell’operatore di comunicazione al fine di installare, collegare e manutenere gli elementi di rete quali cavi, fili, riparti, linee o apparati”.

“Il diritto di accesso – recita inoltre l’articolo 29 della bozza – è consentito anche nel caso di edifici non abitati e in corso di costruzione”.

 

L’articolo sostituisce il comma 4 dell’art. 91 del Codice delle Comunicazioni: “Il proprietario è tenuto a sopportare il passaggio nell’immobile di sua proprietà del personale dell’esercente il servizio che dimostri la necessità di accedervi per l’installazione, riparazione e manutenzione degli impianti”.

In cambio di questa ‘concessione’, al proprietario verrà concessa un’indennità “in base all’effettiva diminuzione del valore del fondo, all’onere che ad esso si impone ed al contenuto della servitù”.

 

Nelle intenzioni del Governo anche quella di velocizzare i tempi delle operazioni di scavo per le infrastrutture a banda larga e ultralarga nell’intero territorio nazionale.

In sostanza, i tempi per il rilascio della autorizzazioni all’effettuazione degli scavi indicati nel progetto, nonché la concessione del suolo o sottosuolo pubblico necessario all’installazione delle infrastrutture vengono dimezzati: passano da 90 a 45 giorni nei casi ordinari, da 30 a 15 giorni nel caso di lavori di scavo di lunghezza inferiore ai duecento metri.

 

Nel caso di apertura buche, chiusini per infilaggio cavi o tubi, posa di cavi o tubi aerei su infrastrutture esistente o allacciamento utenti “il termine è ridotto a dieci giorni”.

 

In deroga a quanto stabilito dall’articolo 93, comma 2, del Codice delle comunicazioni elettroniche, infine, la bozza sancisce l’abolizione della tassa provinciale per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche nel caso di occupazione del suolo e del sottosuolo con reti e con impianti di comunicazione elettronica in fibra ottica nonché con impianti di rete di banda larga mobile ove sono installati apparati con tecnologia UMTS e/o LTE.