Deutsche Telekom: i sindacati chiedono al Governo tedesco di rinunciare ai dividendi per accelerare il roll-out della fibra

di Alessandra Talarico |

Secondo i rappresentanti dei lavoratori, se il Governo accettasse di lasciare i soldi all’azienda per almeno 5 anni, Deutsche Telekom potrebbe fare progressi nella banda larga e l’esecutivo otterrebbe un risultato di cui vantarsi.

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I rappresentanti dei lavoratori di Deutsche Telekom hanno chiesto al Governo tedesco di rinunciare almeno a una parte del miliardo di dividendi annuali che saranno versati dall’ex monopolio statale per aiutare a finanziare i costi della rete internet superveloce.

 

Lothar Schroeder, membro del board del sindacato di categoria Ver.di ha sottolineato che se il Governo accettasse di “lasciare i soldi all’azienda per almeno 5 anni” e acquisisse una quota maggiore del capitale, Deutsche Telekom potrebbe fare progressi nella banda larga e l’esecutivo otterrebbe un risultato di cui vantarsi.

 

La proposta rientra in una strategia elaborata dai delegati dei lavoratori titolari di dieci dei 20 seggi in seno al consiglio di vigilanza di Deutsche Telekom. Secondo Schroeder, una simile iniziativa darebbe la spinta decisiva alla banda larga, attualmente diffusa in maniera frammentaria e il cui sviluppo starebbe andando troppo a rilento.

Il piano, ha affermato, sarà portato all’attenzione sia del Chief Executive Officer Rene Obermann che dei politici.

 

Deutsche Telekom ha bisogno di investire miliardi di euro nell’ammodernamento delle reti sul mercato nazionale, nel resto dei paesi europei in cui opera e anche negli Stati Uniti, dove il tentativo di vendere la divisione T-Mobile Usa  all’operatore AT&T è fallito per problemi antitrust.

Nel frattempo, i ricavi legati alle tradizionali attività continua a diminuire, un problema, questo, che accomuna tutti gli operatori europei.

L’azienda, però, ha deciso di non tagliare i dividendi, a differenza di altri incumbent come Telefonica e France Telecom, che hanno invece deciso di ridurre la remunerazione degli azionisti alla luce della crisi economica e della necessità di effettuare gli investimenti per ammodernare le reti.

 

La società tedesca distribuirà quest’anno 3 miliardi di dividendi e al governo, che detiene una quota del 32% del capitale, dovrebbero andare circa 960 milioni di euro.

Per il 2012, quindi, DT ha confermato dividendi per almeno 70 centesimi ad azione, nonostante sia previsto un ulteriore calo dei ricavi dopo la perdita netta da 1,34 miliardi di dollari registrata al quarto trimestre a causa della svalutazione di T-Mobile USA e delle attività greche.

 

Il piano del governo per la banda larga prevede la copertura del 75% delle abitazioni con connessioni di almeno 50 Mbps entro il 2014.

Deutsche Telekom, dal canto suo, ha previsto investimenti per 10 miliardi di euro nel triennio al 2012 solo per l’aggiornamento della rete domestica.