Digital Agenda: cresce la banda larga mobile ma grazie agli smartphone. La Ue troppo indietro nella fibra ottica

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La banda larga mobile è il segmento a più forte crescita del mercato broadband, anche se la crescita ha subìto un rallentamento negli ultimi sei mesi. La banda larga fissa cresce, ma lentamente e la penetrazione FTTH è ferma al 2%

Unione Europea


Neelie Kroes

Cresce la disponibilità di Internet mobile ma la Ue non riesce ancora a sfruttare il potenziale di crescita dell’ultra banda larga e rischia di mancare gli obiettivi della Digital Agenda.

La Commissione europea ha pubblicato oggi un Rapporto sui progressi compiuti dalla digital Agenda e ha diffuso anche alcuni dati che fanno il punto sull’adozione delle tecnologie a banda larga, fissa e mobile.

A luglio 2011, gli abbonamenti a banda larga mobile (dispositivi dedicati, chiavette USB e modem) hanno registrato una crescita del 25,4%. Compresi gli smartphone, l’adozione ha raggiunto il 34,6%, dal 22,3% dello scorso anno. In Italia, la penetrazione della banda larga mobile si attesta al 28,5%.

Il mobile broadband, trainato dagli smartphone, è il segmento a più forte crescita del mercato broadband, anche se la crescita ha subìto un rallentamento negli ultimi sei mesi.

 

La banda larga fissa cresce, ma sta rallentando: a luglio si contavano nella ue 27,2 connessioni ogni 100 abitanti, ma l’adozione è cresciuta solo del 5,8% negli ultimi 12 mesi. In Italia, la penetrazione è al di sotto della media Ue, al 22,3%, contro il 39,3% dei Paesi Bassi, il 38,5% della Danimarca, il 33,9% della Francia e il 32,7% della Germania.

Secondo i dati Eurostat, alla fine del 2011 un terzo delle famiglie europee non ha sottoscritto un abbonamento a banda larga.

 

Le vere note dolenti arrivano, tuttavia, quando si comincia a parlare di banda ultra larga: la penetrazione della fibra ottica FTTH è ferma al 2% e, anche se il 42% delle connessioni broadband supera i 10Mbps (dal 29,2% di luglio 2010), solo il 6,5% delle connessioni supera i 30Mbps e meno dell’1% i 100Mbps.

 

I consumatori francesi e svedesi sono quelli che dispongono delle offerte migliori in termini di prezzo e velocità massima pubblicizzata nei pacchetti, mentre i prezzi più economici sono quelli praticati in Lituania e Romania.

 

Secondo quanto previsto dalla Digital Agenda europea, entro il 2020 tutti i cittadini europei dovrebbero disporre di connessioni ad almeno 30Mbps e il 50% delle famiglie dovrebbe disporre di connessioni a 100Mbps.

Andando di questo passo, tuttavia, il target difficilmente potrà essere raggiunto e la Ue, ha sottolineato il Commissario per la Digital Agenda, Neelie Kroes, rischia di perdere la crescita economica derivante dalla diffusione ubiqua delle tecnologie broadband. Diversi studi dimostrano infatti che un aumento del 10% nell’adozione della banda larga genera una crescita del’1-1,5% del PIL annuale.

 

Broadband access in the EU: situation at 1 July 2011