eCommerce: giro di vite Ue sulla vendite di falsi biglietti online

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Tra le problematiche più diffuse, l’offerta di informazioni incomplete o fuorvianti sui prezzi dei biglietti o sulle coordinate per contattare il venditore, clausole e condizioni di vendita illegali.

Unione Europea


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Giro di vite della Commissione europea sui siti che vendono falsi biglietti per eventi sportivi e musicali o che non forniscono informazioni corrette o complete sul prezzo di acquisto o su come contattare il venditore.

Anche se rispetto allo scorso anno ci sono stati miglioramenti – è dell’88% rispetto al 40% del 2010 la percentuale di siti che rispettano le leggi europee a tutela dei consumatori – ancora diverse le problematiche rilevate nell’ambito dell’operazione di controllo lanciata a settembre 2010 dalla Commissione.

Tra queste problematiche l’offerta di informazioni incomplete o fuorvianti sui prezzi dei biglietti o sulle coordinate per contattare il venditore, clausole e condizioni di vendita illegali.

I siti fraudolenti si sono conformati ai dettami comunitari, in genere su base volontaria, ma sono state anche imposte delle sanzioni.

 

Per il Commissario Ue responsabile della tutela dei consumatori, John Dalli, si tratta di un “grande successo, di cui si avvantaggeranno i consumatori europei che sempre più spesso si affidano a internet per acquistare i biglietti per le attività del loro tempo libero e potranno avere anche in questo settore prezzi chiari e informazioni affidabili senza rischiare di finire vittime di frodi”.

 

Nell’ambito dell’operazione ‘Sweep’, avviata a settembre 2010 con l’obiettivo di ‘fare pulizia’ nel settore delle vendite online di biglietti per manifestazioni culturali e sportive, le autorità competenti di tutta la Ue hanno effettuato controlli su 414 siti, per verificarne la conformità alle leggi europee a protezione dei consumatori.

Le frodi rilevate con più frequenza hanno riguardato la presenza sul sito di informazioni incomplete o fuorvianti sul prezzo (ad esempio tasse o commissioni nascoste); di clausole e condizioni irregolari (nessuna garanzia sulla consegna dei biglietti in tempo o indicazione sul risarcimento in caso di annullamento della manifestazione); di dettagli incompleti, mancanti o fuorvianti riguardo il venditore.