Google compra un palazzo di 7 piani nella Tech City per ospitare le start-up londinesi

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Nel cuore dell’East London si muovono i nuovi business e i talenti più interessanti.

Gran Bretagna


East London

Dal 2008 sta emergendo nell’East London un gruppo di start-up tecnologiche di grande interesse. Una zona che alcuni hanno già ribattezzato Silicon Roundabout. Tutto è però diventato più concreto da quando il Primo Ministro ha indicato questa area come parte centrale di programma “Tech City“. Da allora le più grosse aziende, come Cisco, Facebook e BT, hanno speso promesse su possibili investimenti ma che, tranne la soddisfazione del numero 10 di Downing Street, non hanno portato a nulla.

 

Ci pensa adesso Google che per il 2012 aprirà uno spazio dedicato alle start-up londinesi e  gli sviluppatori di nuovi business digitali.

La compagnia americana sta terminando i lavori di ristrutturazione di un immobile di sette piani con una superficie di 2.300 mq collocato su Bonhill Street, per supportate le aziende impegnate nel programma Tech City. Il contratto di leasing per lo stabile dura fino al 2022.

Nel palazzo verranno inoltre ospitati gli eventi di Google come conferenze stampa, workshop, maratone hacker e dimostrazioni di prodotto per gli ingegneri.

 

Google tiene, quindi, fede agli impegni presi col Primo Ministro quando lo scorso anno annunciò il Piano tecnologico per la città di Londra.

 

L’azienda di Mountain View ha dichiarato che “Questa è la prima iniziativa del genere per Google, ovunque al mondo”.

Londra è da sempre fulcro di business e creatività imprenditoriale e, secondo Eric Van Der Kleij, il CEO della Tech City Investment Organisation: “Google è un fantastico esempio di come una delle maggiori aziende tecnologiche capisca l’importanza di nutrire le comunità dove opera e beneficiare dei risultati”.

 

Ma perché, s’è chiesto qualcuno, Google che continuerà ad avere gli uffici della divisione UK fuori dalla città, ha deciso di investire una così grossa somma nell’East London?

 

Sicuramente perché ha capito che il business si muove in quei quartieri dove ci stanno le start-up e gli ingegneri.

 

MiniBar, per esempio, l’attuale più grosso tech meetup di Londra con 4.297 membri, si trova sempre in questa zona dove ci stanno anche spazi hack e di co-working come Trampery, The TechHub, HackSpace o Seedcamp.

 

David Singleton, Engineering Director di Google UK, ha infatti commentato che “L’East London è già casa di centinaia di start-up britanniche e ha un potenziale di crescita e di posti di lavoro enorme per i prossimi anni”.