Telco Vs OTT: perchè dovrebbero allearsi invece che farsi la guerra

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Gli OTT sono stati spesso criticati dagli operatori telefonici, che li considerano 'sfruttatori' delle loro innovazioni e delle loro infrastrutture, ma - dice Informa Telecoms & Media - ognuno di essi ha un problema che l'altro potrebbe risolvere.

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Gli operatori tlc e i broadcaster dovranno necessariamente offrire ai loro clienti nuovi servizi come Spotify o YouView per mantenere la loro base utenti e conquistarne di nuovi. Lo dice un rapporto di Informa Telecoms & Media, secondo cui anche se l’offerta di pacchetti contenenti prodotti media e tlc a prezzi convenienti non sia proprio un’idea nuova, la strategia è vincente poiché aumenta il valore percepito dagli utenti in termini di prezzo, semplicità e convenienza.

 

“Gli operatori non sono a corto di nuove tecnologie e servizi – video online, musica e dispositivi connessi – per rendere le loro offerte ancora più attraenti agli occhi dei clienti esistenti e dei nuovi e per raggiungere i loro obiettivi strategici, come il passaggio alle reti a banda larga e ai servizi di nuova generazione che spaziano dalla Tv ai Pc e ai dispositivi mobili”, ha spiegato l’analista Rob Gallagher.

Per le telco, spiegano gli analisti, avviare una partnership con gli operatori over-the-top e con i fornitori di dispositivi connessi offre però tutti i vantaggi di un’offerta completa senza gli alti costi – e i rischi – che altrimenti gli operatori dovrebbero affrontare.

 

Gli OTT sono stati spesso criticati dagli operatori telefonici, che li considerano ‘sfruttatori’ delle loro innovazioni e delle loro infrastrutture, ma – dice  Informa Telecoms & Media – ognuno di essi ha un problema che l’altro potrebbe contribuire a risolvere.

 

Per gli operatori il problema è che non ci sono abbastanza nuovi clienti per i loro servizi core ed è per questo che le telco devono aggiungere nuovi servizi alle loro offerte per tenersi i clienti e magari rubarne alla concorrenza. Per gli OTT e molti fornitori di connected-device, il problema è che non hanno abbastanza clienti. Per cui, i pacchetti offerti dalle telco aprono loro la strada a una base di utenti a pagamento raggiungibili in maniera molto meno costosa che tramite i loro servizi gratuiti o i canali retail convenzionali.

“Queste partnership non porteranno agli operatori gli stessi ricavi che pensavano di poter realizzare originariamente offrendo servizi media digitali di loro produzione, ma offrono comunque altri vantaggi”, ha spiegato Gallagher, sottolineando che la tecnologia offre vantaggi solo se permette a una società di aggirare la concorrenza in tutti i suoi aspetti.

La domanda che telco e OTT, insomma dovrebbero porsi è: “cosa potrebbe esserci di più economico, semplice e conveniente per un consumatore di un pacchetto con un’unica tariffa, fornito dal loro operatore attuale?”.