eGov: rafforzare la fiducia dei consumatori verso servizi pubblici. Gli obiettivi Ue

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Il piano d'azione 2011-2015 punta ad aumentare l'uso dei servizi di eGovernment, raggiungendo il 50% dei cittadini e l'80% delle imprese Ue entro il 2015.

Unione Europea


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Il Consiglio ha adottato nei giorni scorsi le conclusioni sul piano d’azione europeo per l’eGovernment 2011-2015. L’obiettivo del piano è promuovere l’avvio di servizi di pubblica amministrazione elettronica a livello locale, regionale e comunitario, al fine di renderli più accessibili e disponibili ai cittadini e alle imprese in tutta la Ue a prescindere dal paese di origine.

Il piano d’azione stabilisce specifiche misure pratiche intese a garantire, tra l’altro, che entro il 2015 sia molto più facile per le persone richiedere prestazioni sanitarie e di sicurezza sociale e accedervi, trasferire diritti a pensione da uno stato all’altro della Ue o studiare ovunque in Europa.

Inoltre, servizi di amministrazione elettronica inclusivi e accessibili aiuteranno le persone con disabilità e ad altri gruppi a rischio di esclusione ad essere più autosufficienti e consentiranno loro di utilizzare soluzioni self-service interagendo per via elettronica con l’amministrazione pubblica.

Per le imprese, servizi di eGovernment transfrontalieri senza soluzione di continuità semplificheranno l’apertura di una filiale o di una controllata in un altro Stato membro della Ue o la fornitura dei loro servizi o prodotti ovunque in Europa.

In base al piano d’azione, gli utenti parteciperanno alla concezione di servizi pubblici in linea per garantire che siano adeguati alle loro esigenze.

Inoltre, l’azione congiunta degli Stati membri in materia di amministrazione elettronica contribuirà a un uso più efficiente delle risorse pubbliche e a una riduzione della spesa pubblica. Ridurrà altresì gli oneri amministrativi, semplificando le procedure e la comunicazione, e migliorerà i processi organizzativi grazie a tecnologie innovative quali i servizi elettronici per i cittadini anziani.

Un’altra conseguenza positiva dell’uso dei servizi di amministrazione elettronica sarà la riduzione dell’impronta ecologica in termini di carbonio delle amministrazioni pubbliche.

Il piano d’azione punta ad aumentare l’uso dei servizi di eGovernment, raggiungendo il 50% dei cittadini e l’80% delle imprese della Ue entro il 2015.

Per conseguire questo risultato, si chiede agli Stati membri di intraprendere compiti pratici specifici, come sensibilizzare i cittadini e rafforzare la loro fiducia nei servizi di amministrazione elettronica, incoraggiare l’uso degli strumenti di socializzazione e di collaborazione per facilitare una comunicazione più fluida tra l’amministrazione pubblica e i cittadini, rafforzare la sicurezza e la riservatezza dei servizi di amministrazione elettronica e aumentare la fiducia dei cittadini negli stessi.

L’Italia, secondo gli ultimi dati Ue, si trova ai primi posti nella Ue in termini di disponibilità di servizi per imprese e cittadini. In crescita anche l’adozione di servizi di eGovernment interattivi da parte dei cittadini, grazie alla fornitura di servizi innovativi in settori importanti come sanità e istruzione (leggi articolo Key4biz).

Restiamo tuttavia di gran lunga al di sotto della media Ue (al 23% contro il 41%) in parte a causa della presenza diffusa di reti private dedicate all’erogazione del servizio pubblico ai cittadini. L’adozione dei servizi resta comunque relativamente buona per il business, con l’84% delle imprese che utilizza servizi pubblici online. (a.t.)