App Store: è guerra contro Apple. Cinque vendor presentano ricorso all’Ufficio marchi Ue

di Alessandra Talarico |

Microsoft, HTC, Nokia e Sony Ericsson si uniscono alla battaglia di Amazon per togliere a Apple l'esclusiva su un termine troppo generico per non essere nella disponibilità di tutti.

Mondo


App Store

E’ battaglia aperta contro Apple e il suo App Store: quattro competitor del gruppo di Cupertino – Microsoft, HTC, Nokia e Sony Ericsson – vogliono che il marchio sia invalidato e hanno presentato un ricorso formale all’Ufficio marchi della Commissione europea perchè agisca in tal senso.

Una simile richiesta era stata presentata il mese scorso da Amazon, che aveva risposto a una denuncia presentata da Apple per l’utilizzo non autorizzato del marchio registrato ‘App Store’.
Nella denuncia presentata il 18 marzo davanti alla Corte federale nel nord della California, Apple accusava Amazon di violazione di marchio e concorrenza sleale e chiedeva al giudice di impedire alla società di utilizzare il nome “App Store” , oltre a un non meglio specificato risarcimento danni.

 

Il marchio App Store è stato registrato nel 2008 negli Stati Uniti e Microsoft si è opposta fin da subito alla registrazione: App, sostiene l’azienda di Redmond, è un’ampia categoria commerciale per indicare applicazioni multipiattaforma e Store, allo stesso tempo, è solo un termine per identificare un negozio tra tanti.

Secondo Microsoft, la sua registrazione impedirebbe di fatto ai concorrenti di descrivere accuratamente le loro attività nel settore delle applicazioni destinate ai dispositivi mobili.

Stesso discorso che potrebbe valere per Windows, ha ribattuto Apple. La questione sarà oggetto di un procedimento anche davanti alla commissione di appello dell’ufficio brevetti Usa.

 

Alle proteste di Amazon e Microsoft, dunque, hanno deciso di unirsi anche altri vendor, tutti a sostenere che si tratti di termini troppo generici per essere registrati.
 

Riferendosi al procedimento presentato presso al Commissione europea, un portavoce di Microsost ha sottolineato che la decisione “dimostra quanto ampia sia l’opposizione all’assurda pretesa di esclusività da parte di Apple. Il termine ‘app store’, così come ‘toy store’ o ‘book store’ è generico e dovrebbe continuare a essere nella disponibilità di chiunque voglia usarlo per un negozio che vende applicazioni”.

Le 5 società sostengono che anche i retailer come Sendmail e DirecTV utilizzano questo termine e anche il Ceo di Apple, Steve Jobs, si è riferito all’Android Market di Google come a un ‘app store’.

 

Apple non ha commentato la notizia, limitandosi a confermare di detenere i diritti per  l’utilizzo dei termini ‘Appstore’ e ‘App Store’  anche in Europa.