Sony: nuovo attacco in vista? Dopo 2 settimane, anche il Ceo Howard Stringer si scusa coi clienti

di Alessandra Talarico |

Secondo il sito Cnet, gli hacker sarebbero pronti a sferrare un nuovo attacco, mentre il Ceo si rivolge ai clienti: 'Volevo raggiungervi personalmente e farvi sapere che siamo impegnati a servirvi al meglio e a proteggere le vostre informazioni'.

Mondo


Howard Stringer

Un gruppo di hacker starebbe pianificando un nuovo attacco contro Sony. Lo ha riferito al sito CNet un ‘osservatore’ di una chat frequentata dagli hacker, i quali avrebbero annunciato di voler rendere pubbliche tutte o una parte delle informazioni copiate dai server della Sony – inclusi nomi, indirizzi e numeri delle carte di credito degli utenti. Lo stesso gruppo sostiene di aver già guadagnato accesso ai server della società nipponica.

 

Se il piano dovesse concretizzarsi, sarebbe un altro durissimo colpo all’immagine di Sony, che ha già denunciato la violazione dei dati di oltre 100 milioni di utenti di PlayStation Network, Qriocity e Sony Online Entertainment, che ha portato al blocco dei servizi in questione e all’apertura di diverse indagini da parte dell’FBI, del Dipartimento di Giustizia e del Procuratore generale di New York oltre che da parte dei Garanti di Gran Bretagna, Canada e Taiwan (leggi Articolo Key4biz).

 

La matrice degli attacchi perpetrati a metà aprile è ancora incerta: si pensava che all’origine ci potesse essere la causa intentata da Sony contro George Hotz del gruppo hacker Anonymous ma sia Sony che il gruppo di hacker hanno smentito questa eventualità. Ieri, Anonymous ha nuovamente negato il convolgimento nella violazione, sottolineando che “anche se siamo un gruppo distribuito e  decentralizzato, la nostra ‘leadership’ non giustifica in nessun caso il furto dei numeri delle carte di credito”.

 

Nel frattempo, visto l’aumentare delle polemiche nei confronti del colosso nipponico, il Ceo Howard Stringer ha scritto una lettera per scusarsi – nuovamente – con gli utenti.
“So che è stato per tutti voi un periodo frustrante – comincia la lettera – ma la società è assolutamente impegnata a ripristinare il servizio e a renderlo completamente sicuro al più presto possibile. Non ci accontenteremo di niente di meno”.

 

Stringer, che finora non si era pronunciato sulla delicata questione, lasciando la patata bollente in mano al responsabile delle operazioni consumer electronics, Kazuo Hirai, ha sottolineato che gli utenti americani potranno iscriversi gratuitamente al sistema di protezione contro il furto di identità e si è quindi scusato per gli inconvenienti e le preoccupazioni causate da questo attacco: “i nostri team, guidati da Kazuo Hirai, stanno lavorando tutto il giorno e in tutto il mondo per ripristinare l’accesso ai servizi, in modalità sicura, al più presto possibile”.

Nei giorni scorsi, il Commissario Ue Viviane Reding aveva criticato il fatto che Sony avesse aspettato una settimana prima di informare gli utenti su quanto accaduto (leggi Articolo Key4biz). A questo proposito, Stringer ha affermato: “So che qualcuno avrebbe preferito che avessimo informato i clienti prima di quanto abbiamo fatto. E’ una richiesta legittima, ma appena abbiamo scoperto la reale portata dell’intrusione abbiamo interrotto i servizi PlayStation Network e Qriocity services e arruolato alcuni dei migliori esperti del settore per determinare cosa fosse accaduto”.

“Avrei voluto anch’io avere prima le risposte di cui avevamo bisogno, ma il processo di analisi è stato lungo e complesso anche perchè gli hacker fanno tutto il possibile per nascondere le loro tracce e c’è voluto del tempo perchè i nostri esperti rilevassero quelle tracce e cominciassero a identificare quali informazioni personali fossero state trafugate e quali no”, ha aggiunto Stringer.

 

“Nei prossimi giorni – conclude la lettera – rimetteremo a posto il servizio e vi ridaremo il benvenuto. Volevo raggiungervi personalmente e farvi sapere che siamo impegnati a servirvi al meglio delle nostre possibilità, a proteggere le vostre informazioni meglio che mai, consentendovi di tornare a usare il servizio, i giochi e l’intrattenimento cui vi eravate abbonati”.