Ricerca e innovazione: ampio sostegno al quadro strategico della Commissione

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Oltre a regole più semplici, partecipanti alla consultazione hanno menzionato l’esigenza di una quota maggiore di ricerca 'curiosity driven', per liberare il potenziale creativo dell’Europa, con progetti che possono generare benefici sociali ed economici.

Unione Europea


Màire Geoghegan-Quinn

I ricercatori e gli imprenditori europei hanno accolto con favore il progetto della Commissione di un quadro strategico comune per i futuri finanziamenti Ue a favore della ricerca e dell’innovazione. Questa è la conclusione provvisoria sulla base di oltre 470 risposte pervenute finora nell’ambito della consultazione avviata dalla Commissione con il Libro verde di febbraio 2011. Quasi tutte le risposte sottolineano quanto sia importante semplificare le procedure per richiedere i finanziamenti e per rendere conto del loro utilizzo. Il “Quadro strategico comune” proposto riguarderà i finanziamenti esistenti nell’ambito del programma quadro di ricerca (7° PQ), del programma quadro per la competitività e l’innovazione e dell’Istituto europeo dell’innovazione e della tecnologia (EIT) (IP/11/138 and MEMO/11/76). Fino ad oggi sono pervenuti oltre 420 questionari compilati e circa 50 documenti di sintesi sono stati caricati e sono disponibili on line. Si attendono numerose altre risposte in quanto le persone interessate hanno tempo fino al 20 maggio 2011 per rispondere alla consultazione.

Il commissario europeo per la Ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn ha dichiarato: “Il forte interesse dimostrato nei confronti della consultazione è un segnale molto positivo. Invito le parti interessate che non hanno ancora espresso il proprio parere a farlo entro il 20 maggio e garantisco che si terrà conto di tutti i contributi. Il messaggio principale per la Commissione si sta delineando in modo molto netto ed evidente ed è un messaggio che condivido pienamente: dobbiamo ridurre ulteriormente la burocrazia ed essere, a nostra volta, innovativi se vogliamo liberare il pieno potenziale della ricerca e dell’innovazione finanziate dall’UE per far fronte alle sfide globali, generare crescita e migliorare la vita quotidiana dei cittadini europei ed altro ancora.”

Una volta chiusa la consultazione, il 10 giugno a Bruxelles si svolgerà un grande convegno. Oltre 700 scienziati, imprenditori, politici e altre parti interessate si riuniranno per analizzare l’esito della consultazione.
I risultati della consultazione e della conferenza saranno integrati nella proposta della Commissione per il finanziamento futuro della ricerca e dell’innovazione dell’Unione che sarà presentata entro la fine di quest’anno. Il nuovo sistema, previa approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio, entrerà in vigore al termine dei programmi in corso il 31 dicembre 2013.

Oltre a regole più semplici, molti partecipanti hanno menzionato l’esigenza di una quota maggiore di ricerca libera (“curiosity driven”) per liberare il potenziale creativo dell’Europa, con progetti ad alto rischio che possono generare benefici sociali ed economici importanti.
Molti tra coloro che hanno risposto alla consultazione hanno menzionato l’esigenza di interagire più direttamente con il pubblico, ad esempio grazie ad un più forte orientamento sull’educazione scientifica, l’informazione scientifica e la promozione della scienza, attribuendo un ruolo chiaro ai livelli regionale e nazionale.
Due terzi delle persone che hanno risposto finora sono degli individui, il terzo rimanente comprende in proporzione uguali organizzazioni commerciali ed università o altri istituti di istruzione superiore. Circa 10% di coloro che hanno risposto dichiarano di rappresentare una PMI.
Oltre la metà hanno già beneficiato di finanziamenti nell’ambito del 7° PQ.

Parallelamente alla consultazione sul contenuto del nuovo programma, la Commissione ha organizzato un concorso, annunciato il 28 marzo scorso dalla commissaria Geoghegan-Quinn, per trovare un nome adatto per il programma.

Una giuria internazionale selezionerà una rosa di tre nomi che sarà sottoposta al voto del pubblico. Finora sono pervenute oltre 1000 proposte.