Google: via libero ‘condizionato’ all’acquisizione di Ita, mentre si allarga l’indagine Ue

di Alessandra Talarico |

Continuano le 'grane' per il re dei motori di ricerca: dopo la denuncia di Microsoft, per il responsabile dell'Antitrust Ue Joaquin Almunia, altre società potrebbero seguire l'esempio.

Unione Europea


Google

Mentre incassava il via libera ‘condizionato’ del Dipartimento di Giustizia Usa per l’acquisizione di Ita Software, su Google si è abbattuta una nuova tegola sul versante europeo, con il responsabile antitrust della Commissione europea, Joaquin Almunia, che si è detto convinto che la denuncia presentata da Microsoft la scorsa settimana (leggi articolo) “non sarà l’unica”: i regolatori europei – ha detto Almunia – hanno ricevuto più di 500 risposte ai questionari inviati alle web company, alle società di pubblicità e agli editori.

L’Antitrust Ue sta cercando di stabilire se Google stia abusando della sua posizione dominante sul mercato europeo della ricerca online per ostacolare la concorrenza. Mentre Microsoft e Yahoo! controllano circa un quarto del mercato Usa, Google detiene il 95% della market share in Europa e, secondo i competitor, starebbe utilizzando tecniche poco ortodosse per favorire i propri servizi a scapito di quelli concorrenti.

La Ue, che ha già sanzionato pesantemente anche Microsoft per abuso di posizione dominante, “sarà il più severa possibile nell’eliminare le barriere” che possano ostacolare i rivali del maggiore motore di ricerca al mondo.

L’obiettivo non è di facile realizzazione, ha spiegato Almunia, perchè per portare a conclusione l’indagine sarà necessario raccogliere una gran mole di informazioni per capire come funzioni il mercato.

Google, dal canto suo, ha mostrato di voler collaborare con la Commissione per chiarire ogni punto della controversa vicenda.

La società, intanto, ha ottenuto oltreoceano il via libera all’acquisizione di Ita software, società specializzata nell’acquisto di biglietti aerei online: il dipartimento di Giustizia ha però fissato una serie di paletti e condizioni, tra cui l’obbligo, per Google, di rendere disponibili i dati anche ai motori di ricerca concorrenti e di permettere al governo di rivedere il dossier ogni otto mesi, per prevenire qualsiasi tentazione anti-concorrenziale.

Google, che dovrà continuare a offrire i servizi di Ita per almeno 5 anni in maniera ‘equa e non discriminatoria’, si è inoltre impegnato a proteggere i dati degli utenti attraverso dei firewall e di istituire un processo di arbitraggio per regolare eventuali dispute sui diritti. Ita gestisce il 65% delle prenotazioni aeree dirette e sono molti i siri che dipendono dal suo software, tra cui Orbitz, TripAdvisor, Hotwire, Kayak e Bing.

“L’accordo assicura che i siti di comparazione e di prenotazione dei biglietti aerei possano competere in modo efficace, con un reale vantaggio per i consumatori”, ha spiegato il viceprocuratore generale Joseph Wayland. L’accordo deve ora essere approvato da un giudice, mentre anche oltreoceano aleggia l’ipotesi di un’indagine FTC sul business della ricerca online.

Contro l’acquisizione si erano schierati, tra gli altri, Microsoft, Kayak.com ed Expedia, unite sotto il nome di FairSearch.org. Le società hanno accolto con favore la decisione del DoJ di porre restrizioni all’accordo.