Ddl su prezzo dei libri: limiti e tetti per gli sconti un incentivo alla diffusione?

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Intervento dei senatori Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca.

Italia


Libreria

Il Senato ha avviato la discussione del disegno di legge n.2281, già approvato dalla Camera, che disciplina il prezzo dei libri. Il ddl propone di alzare dal 15% al 20% il tetto massimo per lo sconto sui prezzi dei libri. Secondo i senatori Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca, che sono intervenuti oggi nella discussione al Senato, una norma di revisione della legge attualmente in vigore del 2001 sul prezzo dei libri, avrebbe dovuto seguire il principio della garanzia della libertà di concorrenza contenuto nelle liberalizzazioni del 2006 di Bersani.

 

“Se c’era necessità di una norma che rivedesse la legge attualmente in vigore del 2001 doveva seguire il principio della garanzia della libertà di concorrenza contenuto nelle liberalizzazioni del 2006 di Bersani“, hanno dichiarato i due senatori.

E continuano sottolineando che, con questo ddl invece, non solo si pone il tetto massimo di sconto al 20%, ma si pongono anche limiti temporali agli sconti che non possono durare più di un mese e mai a dicembre.

“I nostri emendamenti – hanno commentato Poretti e Perduca – intervengono nella direzione auspicata dall’Antitrust“.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha evidenziato come “l’intervento pubblico volto a conseguire un più efficiente funzionamento del mercato è giustificato quando i risultati dell’interazione concorrenziale sono carenti rispetto al raggiungimento di specifici obiettivi di interesse generale. In particolare, la regolamentazione si giustifica quando i benefici che da essa possono derivare sono superiori ai costi che essa impone”.

 

L’Autorità ha rilevato che, oltre alle restrizioni all’accesso, persistono diffusi vincoli regolamentari al  comportamento degli operatori, come, ad esempio, il prezzo dei libri, e ha sottolineato che le disposizioni che limitano le possibilità di sconto delle librerie, apparentemente finalizzate alla protezione delle piccole librerie dalla concorrenza delle grandi, danneggiano i consumatori e impediscono l’introduzione di servizi innovativi che il mercato  deve essere lasciato libero di promuovere.

Pertanto, l’Autorità ha auspicato l’eliminazione di tutte le norme che prevedono prezzi minimi di vendita di beni e servizi, incluse quelle che introducono un tetto allo sconto dei libri.

 

Con il primo emendamento si suggerisce la “liberalizzazione del prezzo dei libri“, ossia gli editori scelgono i prezzi, e i rivenditori sceglieranno tutti gli sconti che vogliono. “Con il secondo facciamo opera di riduzione del danno e quindi lasciamo la libertà di decidere quando realizzare le campagne promozionali, perché vietarle a dicembre, regalare un libro a Natale potrebbe diventare regala due libri e ne paghi uno!”.

Infine, realizzato insieme all’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (Aduc) i senatori Poretti e Perduca hanno predisposto un ordine del giorno per dare in prestito nelle scuole pubbliche i libri di testo agli studenti. (r.n.)