Mobile App: al Mobile World Congress i big delle tlc presentano i primi frutti dell’alleanza WAC

di Alessandra Talarico |

Da Google, intanto, una prima apertura verso le istanze degli operatori mobili: per Eric Schmidt è 'importante riconoscere il valore degli investimenti nelle reti'.

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Quella che sta andando in scena all’edizione 2011 del Mobile World Congress è una delle principali battaglie che gli operatori tlc si trovano ad affrontare dopo anni di crescita ininterrotta e di controllo verticale della catena di valore: sullo sfondo, il timore di essere costretti a investire pesantemente in reti più performanti a tutto vantaggio dei cosiddetti operatori over the top.

 

Gli analisti hanno più volte sottolineato che, per uscire dall’empasse, gli operatori dovrebbero concentrarsi sui servizi, come i pagamenti mobili basati su NFC, un mercato che nel 2012 potrebbe raggiungere un valore di 30 miliardi di dollari e di 110 miliardi nel 2014 (dati Juniper Research): offrendo ai loro clienti dispositivi con integrata la tecnologia Near Field Communications, le telco hanno una chance di fidelizzare i loro clienti e di trovare un nuovo flusso di guadagno dalla gestione dei servizi, in accordo con le banche.

 

Al momento, la battaglia è più concentrata sulle applicazioni mobili: anche questo un settore in cui gli operatori denunciano lo strapotere di pochi player (sempre i soliti, a dire il vero: Apple e Google). Già lo scorso anno, sempre nell’ambito del MWC, molte grandi società  tlc – tra cui Telecom Italia, Vodafone, China Mobile e Orange – avevano lanciato la Wholesale Applications Community, un’alleanza volta a realizzare una piattaforma aperta, ossia un ecosistema per lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni mobili e internet a prescindere dal tipo di dispositivo o di tecnologia utilizzati dagli utenti e nata per contrastare la concorrenza di Google e Apple, dando agli sviluppatori la possibilità di raggiungere da un’unica piattaforma aperta e con un unico software gli oltre tre miliardi di clienti membri dei due gruppi (leggi articolo).

In occasione del primo anniversario dell’intesa, l’annuncio che 8 operatori sono ora ‘connessi’ alla piattaforma, che contiene già 12 mila tra widget e applicazioni, e che molti vendor di dispositivi hanno aderito all’iniziativa promettendo la realizzazione di dispositivi ad hoc (tra questi vi sono Huawei, LG, Samsung, Sony Ericsson e ZTE)

La Community ha anche annunciato il lancio della versione 2.0 delle specifiche per migliorare la piattaforma iniziale, il supporto allo standard HTML5 e migliori capacità multimediali, nonchè nuove funzionalità in grado di beneficiare delle caratteristiche uniche delle reti, come la fatturazione in-app. A settembre, quindi, arriverà la versione 3.0 della piattaforma.

 

A livello commerciale, il primo operatore a lanciare la piattaforma WAC-based sarà Telefonica, che prima dell’estate battezzerà Frigo in 7 paesi: Soagna, Regno Unito, Germani, Messico, Irlanda, Brasile e Argentina. Le app saranno gestite via cloud per supportare una vasta gamma di dispositivi e consentire ai clienti di cambiare apparecchio senza perdere i propri programmi preferiti.

Il mercato delle app mobili arriverà quest’anno a 15 miliardi di dollari, contro i 5,2 del 2010. Al momento, i dominatori del segmento sono Apple (che nel suo App Store conta più di 350 mila applicazioni) e Google, che nell’Android Market ne ha collezionato circa 100 mila.

 

Dalla società di Mountain View, intanto, arriva una prima apertura verso le istanze degli operatori: il Ceo della società, Eric Schmidt, ha infatti sottolineato ieri l’importanza di “riconoscere il valore degli investimenti nelle reti da parte degli operatori…investimenti che sono molto dispendiosi”, ha affermato, sottolineando che è altrettanto necessario non saturare le reti pubbliche.