Tlc: dall’Agcom sanzioni per oltre 6 mln di euro agli operatori nel 2010

di |

Oltre il 30% delle multe per attivazione di servizi non richiesti, ma 'spopolano' anche i reclami legati alle sospensioni illegittime della linea e alla mancata attuazione della portabilità del numero.

Italia


AgCom

Nel corso del 2010 l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nell’ambito della propria attività di vigilanza e sanzione a tutela dei consumatori, ha irrogato sanzioni per un importo complessivo pari a 6.146.922,28.
Oggetto delle contestazioni, i comportamenti illegittimi degli operatori di comunicazioni elettroniche a danno degli utenti, sotto molteplici profili: dalla scorretta gestione dei reclami all’attivazione di servizi non richiesti; dalla sospensione illegittima della linea telefonica al mancato espletamento delle richieste di migrazione ad altri operatori.

Si registra, in particolare, che la condotta illecita più ricorrente è consistita anche quest’anno in casi assimilabili all’attivazione di servizi non richiesti. Per la sua repressione l’Autorità è intervenuta con sanzioni irrogate per 1.972.000 euro, nel campo delle telecomunicazioni (BT Italia 290.000 euro, Vodafone 348.000 euro, Tiscali 58.000 euro, Wind 116.000 euro, Telecom Italia 870.000 euro, Opitel-TeleTù 174.000 euro, Fastweb 116.000 euro) ai quali si aggiungono 58.000 euro di sanzioni per attivazioni non richieste di servizi televisivi a pagamento (R.T.I.).

Gli operatori Noatel e Decatel sono stati sanzionati per un ammontare rispettivamente di 816.000 euro e 120.000 per aver utilizzato le numerazioni per servizi a sovrapprezzo in maniera difforme da quanto previsto dal Piano di numerazione nazionale.

A 708.000 euro ammontano le sanzioni irrogate per reprimere le condotte attinenti alle procedure di passaggio da un operatore all’altro. Sotto tale profilo l’Autorità ha avuto modo di contestare a Telecom Italia (116.000 euro), Opitel-TeleTu (356.000 euro) e a Wind (236.000 euro) condotte non in linea con la normativa vigente: interruzioni non giustificate delle procedure per cambio gestore, mancata fornitura del codice di migrazione, illegittima interruzione delle procedure di migrazione e collaterale sospensione del servizio.

La violazione della delibera n. 79/09/CSP in tema di servizi assistenza clienti, nella forma della mancata fornitura del codice dell’operatore e del reclamo, della mancata gratuità del numero del servizio di assistenza e dei tempi di navigazione e di attesa troppo lunghi, ha determinato sanzioni per 366.000 euro a carico di Telecom Italia, Wind Telecomunicazioni, Fastweb, Tiscali Italia, H3G.

Sanzionati con complessivi 348.000 euro di multa gli operatori Unocommunications, Foniacom, Digitel Italia, Unidata, Vodafone, Visitel, Opitel-Teletu e Omninetwork per non aver assicurato adeguata trasparenza alle condizioni economiche di offerta praticate, in spregio alle delibere nn. 96/07/CONS e 126/07/CONS nonché all’art. 71 del Codice delle comunicazioni elettroniche.

Con riferimento ai contratti relativi alla fornitura del servizio di accesso a Internet da postazione fissa, sanzioni per un ammontare pari a poco più di 250.000 euro sono state irrogate a QCom, Vodafone, Tiscali, Opitel, Omnianetwork, Flynet.

Infine, l’Autorità ha sanzionato i gestori per la mancata trasmissione delle notizie e dei documenti richiesti ai sensi dell’art. 98, c. 9, del Codice delle comunicazioni elettroniche, per un ammontare complessivo pari a 225.000 euro.