Reti del futuro: al via progetto ‘UniverSelf’. Dalla Ue 10 mln di euro per network in grado di autogestirsi

di Alessandra Talarico |

Alcatel-Lucent coordinerà il progetto, che ha preso il via nei laboratori Bell Labs di Villarceaux, in Francia, e vedrà anche la partecipazione di Telecom Italia.

Europa


Reti ottiche

Diciassette tra i più importanti fornitori di servizi tlc, società informatiche, fornitori di infrastrutture e università europee hanno lanciato ‘UniverSelf‘, un progetto di ricerca che ha come obiettivo quello di semplificare la gestione delle reti di comunicazione e di favorire la crescita futura attraverso la creazione di tecnologie che permettano ai network di autogestirsi.

 

Le soluzioni realizzate nell’ambito del progetto, che sarà coordinato da Alcatel-Lucent, permetteranno di generare nuovi standard e nuovi sbocchi commerciali, oltre ad apportare significativi vantaggi per i cittadini europei, che potranno usufruire di servizi di migliore qualità. Telcos e operatori di rete, infine, potranno accelerare la commercializzazione dei loro prodotti e ridurre le spese operative.

Il progetto, sostenuto dal settimo programma di ricerca e sviluppo tecnologico (FP7) della Ue, si pone come obiettivi: di realizzare una piattaforma di gestione unificata per le diverse architetture esistenti ed emergenti che serva da base comune per i sistemi e i servizi; di concepire tecnologie che permettano alle reti di autogestirsi, integrando queste funzioni direttamente nei sistemi; di dimostrare le possibilità di sviluppo di soluzioni autonome nelle reti, stimolando la ricerca europea in materia di applicazioni e commercializzazione; di suscitare fiducia nella fattibilità e nell’utilizzo di tecnologie automatizzate nelle reti tlc, definendo parametri di ‘certificazione’ di prodotti e infrastrutture.
 

Per Antonio Manzalini, responsabile del progetto per Telecom Italia, “…le reti future evolveranno probabilmente verso ambienti ubiqui per i servizi e le risorse di archiviazione, di trattamento e di collegamento”.

In questo contesto, la virtualizzazione, che permette a diverse reti di coabitare su una sola infrastruttura fisica, offrirà  “…nuove opportunità commerciali, ma complicherà ulteriormente la gestione. D’altra parte – ha aggiunto – visto che le reti del futuro dovranno essere gestite in contesti estremamente dinamici e imprevedibili, l’autogestione autonoma potrebbe costituire un elemento essenziale di questa visione”.

Infine, ha concluso, “…la riduzione delle spese operative e la creazione di nuove fonti di reddito (compresi nuovi modelli economici) ridurranno i rischi connessi agli investimenti”.

 

Per il progetto, che dovrebbe concludersi nel 2013, la Ue stanzierà 10 milioni di euro. Alla sua realizzazione collaboreranno: Alcatel-Lucent (coordinatore del progetto), France Telecom (direzione tecnica), Telecom Italia (Italia), Telefonica (Spagna), NEC Europe (Germania), Thales Communications (Francia), Fraunhofer FOKUS (Germania), IBBT Interdisciplinary Institute For Broadband Technology (Belgio), INRIA Institut National de Recherche en Informatique et en Automatique (Francia), VTT Valtion Teknillinen Tutkimuskeskus (Finlandia), UCL University College London (Regno Unito), UNIS University of Surrey (Regno Unito), NKUA National and Kapodistrian University of Athens (Grecia), UPRC University of Piraeus Research Center (Grecia), UT Universiteit Twente (Paesi Bassi).

Per ulteriori informazioni sul progetto: www.univerself-project.eu