STMicroelectronics: il Fondo sovrano francese FSI in trattative esclusive per acquisire quota del 10,9%

di Alessandra Talarico |

Il Fonds stratégique d'investissement ha offerto 7 euro per azione, per un'offerta complessiva di circa 700 milioni di euro.

Europa


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Il fondo sovrano francese Fonds stratégique d’investissement (FSI) ha annunciato di aver avviato ‘trattative esclusive’ con Areva per l’acquisizione della quota del 10,9% che il gruppo nucleare pubblico d’oltralpe detiene in STMicroelectronics.

 

FSI ha presentato un’offerta vincolante che valorizza la società 7 euro per azione, per un’offerta complessiva pari a circa 700 milioni di euro. Se Areva accettasse l’offerta – che è leggermente inferiore al prezzo di mercato di STMicroelectronics, circa 7,6 euro e dovrà comunque ricevere il via libera dell’antitrust europeo – il Fondo creato dal governo d’oltralpe nel 2008 diverrà azionista di riferimento del costruttore di componenti elettronici italo-francese, con una partecipazione indiretta pari al 10,9% del capitale.
 

STMicroelectronics è il maggiore produttore europeo di componenti elettronici e leader a livello mondiale in diversi segmenti tra cui i semiconduttori per applicazioni industriali, testine di stampa a getto d’inchiostro, MEMS (Micro-Electro-Mechanical Systems) per i dispositivi portatili e consumer, decoder MPEG e periferiche wireless.

La società, guidata da Carlo Bozzotti e che nei primi nove mesi del 2010 ha registrato ricavi netti per 5,61 miliardi di euro, è uno dei maggiori investitori in Ricerca e Sviluppo in Italia e Francia – settore cui è impiegato il 23% dei ricavi – e conta nel mondo più di 50 mila dipendenti, con stabilimenti sparsi da Catania a Singapore, oltre ad essere proprietaria di 20 mila brevetti.

 

“Dopo diversi mesi di valutazioni approfondite e la visita presso i siti chiave della società, l’FSI ha maturato una forte convinzione sul posizionamento concorrenziale e sulle prospettive di crescita di STM”, ha spiegato il direttore Jean d’Arthuys, sottolineando che il Fondo intende investire pienamente nella governance e sostenere l’attuale strategia di sviluppo.

Per condurre le sue analisi sulla società, nata nel 1987 dalla fusione tra la Società generale di semiconduttori (SGS) – azienda di microelettronica dell’IRI – e la divisione dei semiconduttori della francese Thomson, si è avvalso della consulenza finanziaria della banca Nomura, dell’assistenza strategica di LEK e delle valutazioni giuridiche del gruppo Darrois Villey Maillot Brochier.