Banda larga: europei sempre più ‘digitali’, ma cresce la preoccupazione per sicurezza e libertà della rete

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Banda larga

Gli europei sono sempre più connessi a internet e, anche, sempre più attenti ai temi che ruotano attorno alla sicurezza e alla libertà della rete. Lo conferma un sondaggio condotto presso 27 famiglie europee da Eurobarometro per approfondire l’intensità dell’uso di internet, telefono e tv, da cui è emerso che un numero sempre maggiore di cittadini si abbona a internet a banda larga e alla tv digitale mediante pacchetti a costo fisso: il 38% delle famiglie intervistate è, infatti, abbonata a un pacchetto che offre due o più servizi, mentre quasi un quarto delle famiglie riceve la tv digitale terrestre e una percentuale analoga riceve la tv via satellite.

Sempre più attivo, quindi, l’uso dei servizi, soprattutto quelli di socializzazione: ha un profilo su un social network (come Facebook o Twitter) un cittadino su tre, sia nei paesi in cui internet è molto diffuso (ad esempio i Paesi Bassi), sia in quelli in cui lo è di meno (Lettonia). Quasi un quinto delle famiglie, poi, usa il VoIP, utilizza cioè il computer per telefonare, invece del telefono.
 

Cresce, tuttavia, anche il numero di persone preoccupate per la qualità e i costi dei servizi offerti dagli operatori: in base all’indagine, il 61% degli utenti di telefonia mobile della Ue e il 49% degli abbonati a una linea fissa limitano le loro chiamate a causa dei costi e, tra le famiglie dotate di connessione a banda larga, il 30% afferma che la velocità di download non rimane costante, il 36% subisce interruzioni durante la connessione e il 24% dichiara che la connessione non funziona come previsto nelle condizioni contrattuali.

 

Gli europei, inoltre, si sono dimostrato molto sensibili ai temi della libertà e della sicurezza di internet: l’84% delle famiglie desidererebbe essere informato in caso di smarrimento, furto o modifica dei propri dati personali, mentre il 45% teme che le proprie informazioni private possano essere utilizzati indebitamente nei siti di socializzazione. Temi, che – emerge sempre dallo studio – preoccupano più gli ultraquarantenni che gli under 24.

Il 21% delle famiglie europee e una percentuale analoga di utenti mobili ritengono, quindi, di aver subito un blocco dell’accesso ad alcuni contenuti o applicazioni da parte del fornitore del servizio. Molti, tuttavia, attribuiscono il blocco a problemi di rete o alla scarsa capacità del telefonino.

 

L’indagine sottolinea infine che il 43% delle famiglie europee non ha ancora accesso a internet e che quasi una famiglia su cinque tra quelle intervistate indica nei costi elevati la ragione per cui non ha una connessione internet in casa. Sono anche in molti, comunque, quelli che non hanno una connessione internet perché non sono interessati ad averla.

 

Nel diffondere i risultati dello studio, la Commissione europea ha ricordato quindi che l’Agenda digitale si prefigge che tutti gli europei possano avere accesso a internet ad una velocità di 30 Mbps entro il 2020 e che entro la stessa data almeno la metà delle famiglie europee disponga di una connessione a internet ad una velocità superiore a 100Mbps.

Consulta l’indagine completa