Musica: dalla Ue via libera alla ‘carta giovani’. La Francia sovvenziona il download legale dalla rete

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Mp3 legali

La Commissione europea ha dato il via libera alla cosiddetta “carta giovani”, con la quale il governo francese intende favorire il download di musica legale da internet da parte dei ragazzi tra i 12 e i 25 anni.

Si tratta, in sostanza, di una carta con un credito di 50 euro – di cui la metà sovvenzionati dal governo – per l’acquisto di musica da siti legali. Ogni giovane consumatore potrà acquistarne solo una all’anno.

La misura mira a combattere il download illegale e, quindi, a creare le condizioni per una maggiore offerta di musica e prezzi più bassi per i consumatori.

Secondo Bruxelles, la misura è conforme alle norme Ue che consentono la promozione di obiettivi di interesse generale. In particolare, il dispositivo, della durata di due anni – spiega la Ue in una nota – è “ben progettato per raggiungere il suo obiettivo, è limitato nel tempo e nella portata e contiene misure di salvaguardia per limitare le possibili distorsioni della concorrenza”.

Per Joaquin Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile alla concorrenza, “…la musica è certamente uno dei motori per il successo di internet e per il suo sviluppo economico”.

La Commissione – ha aggiunto – accoglie pertanto con favore “…le iniziative degli Stati membri per aumentare la disponibilità di musica online a un prezzo inferiore per i consumatori e attraverso canali di distribuzione legali”.

“Tuttavia – ha concluso Almunia – dobbiamo sempre assicurarci che tali iniziative siano attuate nel rispetto delle norme sugli aiuti di Stato “.

La misura, notificata alla Ue nel marzo 2010, risponde alla preoccupazione che il crescente volume di musica distribuita via internet in violazione delle norme sul copyright possa  finire per escludere dal mercato le piattaforme legali e mira a sviluppare, soprattutto nei consumatori più giovani, l’abitudine a utilizzare canali di distribuzione legali.

 

Il dispositivo, tra le altre cose, richiede ai gestori dei siti web di contribuire attraverso una riduzione del prezzo della musica, l’estensione della durata dell’abbonamento e/o partecipando ai costi per la promozione della carta. Ogni operatore non potrà ricevere più di 5 milioni di euro, con l’obiettivo di assicurare che anche le società di distribuzione più piccole o di nicchia possano beneficiare del dispositivo di contribuzione statale e di garantire il pluralismo e la diversità culturale nell’industria della musica online.

 

Sulla base di tutte queste garanzie, la Ue è giunta alla conclusione che “i vantaggi della misura superano le eventuali distorsioni della concorrenza che da essa potrebbero derivare”.