AOL si reinventa portale d’informazione: acquisito TechCrunch per 25 mln di dollari

di Alessandra Talarico |

Sotto l'ombrello di quello che è stato uno dei pionieri di internet, anche 5Min Media e Things Lab.

Stati Uniti


Tim Armstrong

Il gruppo media americano AOL – pioniere di internet negli anni ’90 ma ora in forte difficoltà – punta sull’informazione per rilanciare la propria immagine e annuncia tre importanti acquisizioni, tra cui quella di TechCrunch, influente sito web specializzato in nuove tecnologie, che va ad aggiungersi agli tre siti d’informazione sull’hitech gestiti da AOL, Engadget, Switched e DownloadSquad.

L’acquisizione del sito, fondato 5 anni fa da Michael Arrington e che deve le sue fortune economiche non solo alla pubblicità ma anche all’organizzazione di eventi e conferenze che riuniscono i maggiori esponenti dell’hitech mondiale – sarebbe costata 25 milioni di dollari.

Sotto l’ombrello di AOL è finito anche il distributore di video 5min Media, che secondo il Ceo Tim Armstrong rappresenta una “nuova tappa, dopo le molte già completate quest’anno, per permettere ad AOL di crescere nel settore dei video sul web”.

La società possiede un archivio di oltre 200 mila video, da oltre mille produttori e, secondo ComScore, nel mese di agosto, ha registrato oltre 20 milioni di visitatori unici negli Usa. L’acquisizione è stata valutata tra 37 e 47 milioni di euro.

Acquisita, infine, anche una terza start up, Things Lab, creatrice di Brizzly, un programma che permette di visualizzare e personalizzare su un’unica pagina diversi social network, come Facebook e Twitter. Ad aprile, due anni dopo averlo acquistato per la ‘modica’ cifra di 850 milioni di euro, AOL aveva invece deciso di vendere il social network Bebo, incapace di garantire al sito gli investimenti necessari per competere con competitor del calibro di Facebook.

Nel 2000, in seguito alla fusione con Time Warner, AOL – oltre a essere il maggiore provider di servizi internet al mondo – diventa anche la più grande società di distribuzione di contenuti multimediali. Appena due anni dopo, AOL Time Warner riportò una perdita di 99 miliardi di dollari, all’epoca la più grande perdita mai registrata da una società. Il divorzio, lo scorso anno e ora, come spesso capita dopo una separazione, AOL tenta di reinventarsi trasformandosi in portale d’informazione sul web.

Al 30 giugno, la società contava su una liquidità di 391,6 milioni di dollari, a termine di un trimestre segnato da una perdita netta di 1,05 miliardi di dollari e da un calo del 26% del fatturato, a 584 milioni di dollari.