Social media: aziende in rete si, ma come? L’evoluzione della comunicazione aziendale tra marketing e business

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di Massimo Canducci

Italia


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Le discussioni sulla presenza delle aziende su Internet esistono da quando si è capito che la rete può essere uno strumento di marketing e di business.

Il problema, tuttavia, è che troppo spesso la rete è considerata uno dei tanti media a disposizione, senza comprenderne le vere potenzialità, al punto che la presenza aziendale in rete spesso è un passo indietro rispetto alle potenzialità che il mezzo consentirebbe.

 

Si pensi ad esempio alle prime sperimentazioni di “sito internet aziendale” di fine anni ’90, si trattava per lo più della trasposizione sul web dei contenuti delle classiche brochure aziendali cartacee, in alcuni casi senza neppure l’ombra di un collegamento ipertestuale, con informazioni di contatto focalizzate sul telefono invece che sull’email.

 

Oggi, dopo più di dieci anni, i siti internet aziendali sono sensibilmente migliorati ed in generale tentano di mostrate un’immagine all’avanguardia ed innovativa, sfruttando al meglio gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Peccato che ci si limiti, nella maggior parte dei casi, ad un utilizzo top-down della comunicazione, si tratta quasi sempre di informazioni aziendali che viaggiano verso il potenziale cliente o partner. A rinforzare ancor di più questo paradigma vi è la presenza sempre più marcata di contenuti multimediali in broadcast, quasi come se il sito web fosse percepito dall’azienda come un’alternativa alla televisione per la trasmissione di spot, non sapendo che con web tv si intende tutto un altro modello di comunicazione e di partecipazione.

 

“Ma come – direte voi – prima critichi il modello ‘web-depliant’ di dieci anni or sono e adesso che i siti aziendali sono diventati ricchi, multimediali ed interattivi non vanno ancora bene?”

Beh, è chiaro che l’evoluzione della comunicazione aziendale sul web è percepibile e la sua qualità è notevolmente migliorata, il problema è che anche la rete è cambiata.

Se prima ci si accontentava di personalizzazione ed interattività, oggi i concetti chiave per la comunicazione sono quelli a cui gli utenti / clienti sono abituati nella loro esperienza quotidiana: collaborazione e socialità.

 

L’azienda davvero innovativa è quella che sperimenta, almeno su alcuni mercati o in alcuni contesti, una presenza in rete basata su modelli di social networking, magari sfruttando la presenza di piattaforme sociali collaudate e frequentate da molti tra dipendenti, partner e potenziali clienti.

Questo tipo di approccio alla comunicazione aziendale deve però essere accompagnato da un percorso di consapevolezza e di conoscenza della rete e delle dinamiche sociali che la compongono.

Ci sono quindi alcune strategie di comunicazione e di approccio alla rete che devono essere correttamente gestite per poter sfruttare al meglio una presenza in rete davvero efficiente.

 

La presenza sui social network

Create una pagina su Facebook o sul social network che incontra meglio le specificità della vostra azienda, dei prodotti / servizi che vendete, dei vostri collaboratori, partner e clienti.

La presenza di una pagina ufficiale su un social network vi consentirà di concentrare in quel punto tutte le informazioni che vi riguardano, potendo gestire al meglio il flusso della comunicazione e contemporaneamente potendo governare con prontezza eventuali fenomeni di dissenso.

A proposito di dissenso: ricordate che la rete è, per sua natura, libera e democratica. L’eliminazione di messaggi sgradevoli non farà altro che amplificarne la risonanza causandovi effetti peggiori di una calma e pacifica gestione dell’eventuale conflittualità.

A questo punto spesso molti si domandano: “Perché dovrei aprire una pagina su Facebook con il rischio di dover gestire i conflitti tra me e i miei clienti o con i miei dipendenti ?”. La risposta è semplice: è molto meglio giocare in casa e governare questi fenomeni all’interno di una presenza istituzionale piuttosto che attendere che gli stessi conflitti emergano ugualmente in pagine aperte e gestite da altri.

 

Niente paura di Linkedin

L’utilizzo di piattaforme social network professionali, come Linkedin o Plaxo, è un buon modo per avere un curriculum vitae online sempre aggiornato. Questi strumenti consentono inoltre di mantenere o generare nuove relazioni professionali, si tratta quindi di piattaforme davvero orientate al business, molto più dei classici social network generalisti.

Non c’è nulla da stupirsi, quindi, che i vostri collaboratori le utilizzino, anzi, questo dimostra la capacità di avvalersi dei migliori strumenti disponibili per essere costantemente presenti sul mercato del lavoro.

Inutile dire che anche le aziende possono avere un ottimo spazio su queste piattaforme, ad esempio è disponibile in versione beta Linkedin Companies.

 

Il broadcast con il microblogging

Utilizzate una piattaforma di microblogging per trasmettere in broadcast le informazioni che vi riguardano. Ogni volta che pubblicate una notizia o un comunicato sul vostro sito aziendale segnalatelo sinteticamente su Twitter, in questo modo porterete nuovi utenti sul vostro sito e, se i vostri prodotti o servizi saranno interessanti, vi accorgerete che ben presto i vostri follower aumenteranno, segnale inequivocabile di un consolidamento della vostra presenza in rete.

Allo stesso modo utilizzate il microblogging anche per le offerte di lavoro, in modo da collegare il vostro business, con il business dei vostri follower che potrebbero essere interessati a lavorare con voi.

 

L’accesso alle piattaforme di Social Networking

Vi immaginate un’azienda innovativa e pronta a confrontarsi con le nuove sfide del social networking che impedisca ai dipendenti l’accesso a tali strumenti?

L’accesso a queste piattaforme viene spesso percepito come un fenomeno che abbatte la produttività individuale, ma credete davvero che chi si lascia attrarre da Facebook al punto da “dimenticarsi di lavorare” ritorni immediatamente a produrre solo per il fatto di non poter più accedere a Farmville? Probabilmente chi ha questo tipo di comportamenti indirizzerà la sua attenzione altrove senza modificare più di tanto il suo indice di produttività.

A queste persone sarebbe bene togliere l’accesso alla rete senza troppe preoccupazioni.

Per le persone di buon senso, invece, l’accesso ai social network consente di instaurare e mantenere relazioni interessanti anche dal punto di vista professionale e di generare, anche se in modo meno percepibile, un reale valore per l’azienda.

 

Il social networking dentro l’azienda

Una volta compreso che la collaborazione porta con sé inevitabilmente dei benefici anche in termini di ricavi e margini, sarà necessario innescare questi modelli di comunicazione anche all’interno dell’azienda stessa.

In questo caso il percorso può essere un po’ più complesso, non basta infatti lo strumento tecnologico, serve anzi un’attenta analisi metodologica ed una roadmap di integrazione tra sistemi, ma i benefici in termini di condivisione della conoscenza e di aumento delle dinamiche di collaborazione saranno immediatamente tangibili.

 

Buon corporate social networking quindi e … non so se avete notato, ma non ho mai utilizzato l’etichetta “2.0” …

 

 

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