NGN. Raccomandazione Ue a settembre: maggiore flessibilità dei prezzi d’accesso e incentivi per operatori soggetti a separazione

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Europa


Neelie Kroes

Arriverà subito dopo la pausa estiva la Raccomandazione elaborata dalla Commissione europea per accelerare lo sviluppo delle reti in fibra ottica.

 

Il piano, che è praticamente pronto ed è stato recentemente inviato al Parlamento europeo, definisce nuovi principi per la regolazione delle reti ultrabroadband, con l’obiettivo di favorire investimenti  e lo sviluppo del mercato europeo,  cosi come previsto dalla strategia europea di crescita Europa 2020.

 

Tra i punti salienti, una maggiore flessibilità nella definizione del prezzo di accesso alle reti da parte degli operatori di comunicazioni elettroniche – i criteri per stabilire i prezzi dovranno essere meno invasivi dello stretto orientamento al costo – e la previsione di incentivi regolamentari qualora l’operatore dominante sia soggetto a condizioni di separazione funzionale o ad altri tipi di separazione, come quella operativa, che consentano parità di trattamento (la cosiddetta “equivalence”).

 

Condizioni essenziali, secondo l’esecutivo, per garantire la parità di trattamento e il pieno rispetto del principio di non discriminazione tra gli operatori che parteciperanno allo sviluppo delle nuove reti NGN.

 

In particolare, la previsione degli incentivi nel caso in cui l’operatore dominante abbia in qualche modo separato la rete dalla offerta dei servizi, è un elemento innovativo, poiché considera le situazioni di separazione riscontrabili, ad esempio, nei modelli vigenti in Italia ed in Inghilterra, dove gli impegni intercorsi con i rispettivi regolatori hanno portato a condizioni di accesso tali da assicurare la piena parità di trattamento.

 

Un ulteriore elemento di novità del piano riguarda quindi l’approccio geografico ai sistemi di regolazione negli Stati membri: la Commissione ha previsto infatti che debba esservi differenziazione geografica nella definizione degli obblighi di accesso alle reti, cosi da garantire che obblighi meno intrusivi possano essere previsti laddove si risconta un maggiore livello di competitività del mercato su base regionale.

 

Infine, l’esecutivo ha previsto che ogni operatore che effettuerà investimenti civili nella parte terminale della rete – incluso il cablaggio interno all’edificio condominiale – dovrà offrire accesso a tale investimento in base a principi di trasparenza e non discriminazione.

 

La Raccomandazione europea sull’accesso alle nuove reti, dopo il previsto via libera di settembre, dovrà quindi essere applicata dalle Autorità nazionali di regolamentazione che, con questa nuova misura, avranno le mani più libere per promuovere la crescita degli investimenti nel settore. (a.t)