Tecnologie emergenti: la Ue crea gruppo di esperti di alto livello per strategia comune su futuro industriale

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Tra i membri italiani del Gruppo, Giorgio Anania (Chairman Cube Optics), Andrea Benassi (Secretary General UEAPME), Carlo Bozotti (Ceo STMicroelectronics).

Unione Europea


Fotonica

Le nanotecnologie, la micro e la nano elettronica, compresi i semiconduttori, i nuovi materiali, la biotecnologia e la fotonica, hanno un’importanza fondamentale per modellare l’avvenire industriale della Ue.

Per sfruttare al meglio il potenziale che le tecnologie hanno da offrire, i Vicepresidenti della Commissione europea Antonio Tajani e Neelie Kroes e il Commissario Máire Geoghegan-Quinn hanno lanciato il Gruppo di esperti di alto livello sulle cosiddette tecnologie abilitanti fondamentali, che contribuirà alla creazione di una strategia europea per lo sviluppo industriale di queste tecnologie.

 

Quali materiali e quali tecnologie utilizzeremo per produrre i beni di consumo, per fare affari, per imparare, per vivere e per comunicare?

Per il Vicepresidente Antonio Tajani, Commissario responsabile per l’industria e l’imprenditoria, “…la maggior parte dei beni e servizi che saranno disponibili fra 5 o 10 anni sono ancora sconosciuti, ma sicuramente deriveranno dalle tecnologie abilitanti fondamentali. Le raccomandazioni del gruppo di esperti di alto livello sulle modalità di sviluppo di queste tecnologie abilitanti fondamentali sono cruciali per l’ammodernamento della nostra base industriale. I lavori di questo gruppo sono uno strumento supplementare che la Ue può sfruttare per raggiungere gli obiettivi fissati nella strategia Europa 2020”.

 

Le tecnologie abilitanti fondamentali hanno un’importanza sistemica per le nostre economie e racchiudono delle possibilità commerciali enormi. La dimensione del mercato mondiale delle nanotecnologie, della micro e della nano elettronica, della biotecnologia industriale, della fotonica, dei nuovi materiali e dei nuovi processi produttivi, è stimata dagli esperti fra i 500 e i 570 miliardi di euro l’anno. I tassi di crescita annuale attesi vanno dal 5 al 46%. Per rendere l’idea, i settori tradizionali, come l’elettronica, l’automotive, l’industria chimica o quella farmaceutica, generano ciascuno un fatturato fra i 1000 e 1800 miliardi di euro l’anno su scala mondiale.

 

La Ue intende lavorare su delle misure politiche che abbiano come obiettivo quello di assicurare che le tecnologie abilitanti fondamentali siano diffuse efficacemente e che i risultati della R&S del settore siano sfruttati con successo. Il mandato del gruppo di esperti di alto livello è di elaborare una strategia comune di lungo periodo sulle modalità con le quali è possibile migliorare lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali a livello europeo. La Commissione farà un rapporto dei lavori del gruppo al Consiglio e al Parlamento nel 2011.

 

La Comunicazione è parte integrante della politica industriale e dell’innovazione della Ue. (a.t.)