Cloud computing: mercato a quota 68,3 mld nel 2010. In crescita l’adozione nelle aziende

di Alessandra Talarico |

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Cloud computing

I profitti generati a livello mondiale dai servizi di cloud computing raggiungeranno quest’anno quota 68,3 miliardi di euro, segnando una crescita del 16,6% rispetto allo scorso anno, quando il giro d’affari si attestato sui 58 miliardi.

Nel 2014, secondo uno studio Gartner, i profitti raggiungeranno i 148,8 miliardi di dollari, grazie all’accelerazione dell’adozione dei servizi nelle imprese, che nei prossimi 5 anni spenderanno 112 miliardi in software as a service (SaaS), platform as a service (PaaS) e infrastructure as a service (IaaS).

 

“Osserviamo un’accelerazione dell’adozione del cloud computing e dei servizi cloud nelle imprese – ha spiegato l’analista Ben Pring – con le grandi idee al cuore del cloud, come il pagamento on demand, la multitenancy o i servizi esterni che ora sembrano risuonare molto meglio”.

Secondo Gartner il ‘merito’ va anche alla crisi finanziaria, che ha spinto le aziende ad adottare soluzioni IT più agili ed economiche, rendendo i benefici del cloud computing più allettanti.

 

Europa e Stati Uniti saranno i motori di questa adozione: nel 2010, l’Europa occidentale dovrebbe rappresentare il 23,8% del mercato globale dei servizi cloud, gli Usa il 60% e il Giappone il 10%. Da qui al 2014, Gartner prevede un’esplosione del cloud anche in Gran Bretagna, che dovrebbe rappresentare il 29% del mercato.

 

Saranno quindi le imprese finanziarie e manifatturiere, le società di comunicazione e IT, più che il settore pubblico, ad essere sedotti prima degli altri dal cloud.

 

Restano tuttavia, secondo Gartner, alcuni freni all’adozione dei servizi: tra questi, concludono gli analisti, la sicurezza, l’affidabilità dei fornitori e la maturità delle offerte. “Molte aziende – ha concluso Pring – sono lontane dall’essere convinte che il cloud possa rispondere ai loro bisogni”.