Raee: dal 18 giugno obbligatorio in tutta la Ue l’adeguamento alla Direttiva sui rifiuti elettronici

di Antonietta Bruno |

Italia


Rifiuti elettronici

Mentre si avvicina la scadenza per l’adeguamento di tutti i punti vendita d’elettronica alla normativa approvata con Decreto Ministeriale numero 65 dell’8 marzo 2010, meglio nota come provvedimento “uno contro uno“, già in vigore dal 19 maggio scorso, e fissata per il prossimo 18 giugno 2010, continua il dibattito sulle direttive europee dei rifiuti.  

Ultimo appuntamento della settimana, quello organizzato con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del mare e della VIII Commissione della Camera dei Deputati, dal Consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione “EcoLamp Italia“.

 

Numerose le personalità dei Paesi membri invitate alla tavola rotonda che si terrà domani presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini, e che affronteranno il tema il delicato tema del recupero, del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti da Raee.

 

Una vera e propria evoluzione nella gestione di questo tipo di rifiuti che prosegue sulla direttrice del Decreto legge 151 del 2005, e che in base al decreto ministeriale numero 65 dell’8 marzo 2010, coinvolgerà tutti i punti vendita di riferimento per l’elettronica e varianti sul tema.

 

Che siano negozi o siti web, nell’era dell”uno contro uno’ – spiega ilSole24oreci sarà una piccola rivoluzione nell’organizzazione del settore. Dai punti vendita coinvolgendo chi organizza televendite, ai siti di e-commerce. Tutte realtà che dovranno attrezzarsi per il ritiro, lo stoccaggio e il trasporto dei Raee alla piattaforma ecologica, dove poi verranno raccolti dai consorzi di competenza”.

 

Ma cosa prevede nel concreto, la normativa europea? ‘Uno contro uno’ permetterà a chiunque acquisti una nuova apparecchiatura elettronica, di disfarsi di quella vecchia lasciandola in carico al negoziante che per legge, sarà obbligato ad assumersi l’onere della consegna dei rifiuti tecnologici al Centro di Raccolta locale di riferimento.  

Si tratta, insomma, di uno scenario completamente nuovo per l’Italia che richiederà una presenza costante e un supporto adeguato da parte di tutti gli enti e le figure professionali di riferimento coinvolte, a partire dal Centro di Coordinamento Raee che conferma di essere “pronto a far fronte a tutte le novità operative che implicherà il sistema di ritiro uno contro uno e a consentire l’aumento della raccolta di Raee in Italia“.

 

E per quanto riguarda i costi? Quanto questo provvedimento inciderà sulla casse di distributori e punti vendita? Il Decreto graverà sicuramente sui costi vivi di gestione da parte dei diretti interessati che, oltre a doversi attrezzare per garantire un adeguato stoccaggio ai Raee consegnati dai cittadini, dovranno assumersi un carico di lavoro su cui incideranno le voci ‘raccolta gratuita’, ‘trasporto con mezzi di portata non superiore ai 60 quintali’, ‘amministrazione dei registri e dei DDT di riferimento’.

 

Nuove procedure che destano preoccupazione tanto alle grandi aziende, quanto ai piccoli commercianti, i quali – ha spiegato l’Ancra (Associazione nazionale commercianti radio, televisione, elettrodomestici, dischi e affini) – difficilmente riuscirebbero a adeguarsi in tempo, in assenza di una semplificazione del decreto.