Digitale terrestre: Italia primo Paese Ue per numero di canali gratuiti e ricavi pubblicitari

di Raffaella Natale |

Italia


TDT

Il passaggio 2009 ha avuto effetti immediati sulla diffusione della TV digitale nel suo complesso e del digitale terrestre che vanno ben al di là dei numeri delle aree digitalizzate.

Secondo quanto riferisce DGTVi,  proiettando tali effetti alla fine del 2010, quando sarà transitato al digitale un ulteriore 40% della popolazione, si può stimare che il 90% degli italiani (21,3 milioni di individui) sarà comunque dotato di almeno un ricevitore digitale e l’82% (19,4 milioni) almeno di un ricevitore digitale terrestre. La stima ipotizza una penetrazione post switch-off nelle aree 2010 analoga a quella rilevata mediamente nelle aree dove lo switch-off è già avvenuto e un aumento “fisiologico” della penetrazione nelle aree con switch-off al 2011/12 e non superiore al 10%.

Ai ritmi di digitalizzazione attuali, lo switch-off “reale”, quello nelle case dei telespettatori, sarà di fatto già avvenuto a fine 2010, prima di quello programmato. Un dato che deve far riflettere sull’opportunità di accelerare il processo.

 

Nel 2009 la crescita nelle vendite di apparecchi TDT – siano essi STB esterni, televisori con tuner integrato (iDTV) o ricevitori integrati in altri apparati – è stata imponente. Nell’ultimo semestre 2009, il record di vendite è stato senza precedenti, con quasi 30 milioni di ricevitori TDT venduti nei 4 Paesi. La TDT gioca un ruolo fondamentale nella digitalizzazione dell’intero parco televisori delle famiglie: un numero sempre maggiore di ricevitori TDT viene acquistato infatti per adeguare al digitale i secondi e i terzi TVset.

A livello dei 4 Paesi, le vendite di televisori e device integrati superano stabilmente quelle dei decoder esterni. In Italia le vendite di iDTV hanno costituito il principale traino della digitalizzazione fino al 2008, mentre nel 2009 rappresentano il 40% del totale degli apparati TDT venduti. Con gli switch-off del 2009 sono infatti cresciute Significativamente le vendite di STB esterni, soprattutto zapper, per l’adeguamento dei televisori secondari.

 

Per quanto riguarda l’offerta, l’Italia è il primo Paese per numero di canali gratuiti e varietà della scelta. Includendo anche quelli ricevibili nelle aree all digital, sono 40 i canali nazionali free accessibili sulla TDT italiana, 5 volte il numero dei canali analogici. Nell’ultimo anno, si è fortemente arricchita l’offerta mini-generalista e di intrattenimento (11 canali gratuiti disponibili). I canali gratuiti su TDT sono invece 38 nel Regno Unito (oltre 7 volte il numero di canali analogici), 19 in Spagna (3 volte) e 18 in Francia (3 volte).

L’Italia vanta il primato anche sul versante delle offerte a pagamento su TDT, per ricchezza dell’offerta, numerosità degli operatori presenti e numero di abbonati.

 

Nel 2009, nonostante la crisi economica in atto e la contrazione degli investimenti pubblicitari televisivi, il segmento della pubblicità sui nuovi canali TDT è comunque cresciuto in 3 dei 4 Paesi considerati. Ad esclusione del Regno Unito, infatti, i ricavi pubblicitari crescono in maniera significativa in Francia (+59,1%), Spagna (+82,4%) e Italia (+123,2%). I nuovi canali erodono quote d’ascolto e si cominciano ad affermare nel mercato pubblicitario.

Regno Unito e Francia si confermano i mercati TDT più maturi per volume di risorse pubblicitarie. In Spagna e Italia all’aumento di consumo attraverso TDT non corrisponde ancora un incremento dell’ascolto multicanale: ma i dati italiani relativi alle zone all digital, il doppio rispetto al totale Italia, fanno ritenere che sia prossimo il superamento della soglia di visibilità per i ricavi pubblicitari già a partire da questo anno.

 

Nei quattro maggiori mercati TV europei a prevalente ricezione terrestre sono oltre 77 milioni, l’83% del totale, le famiglie già dotate di un ricevitore digitale. Si tratta di 16,5 milioni di “nuove” famiglie digitali in un anno, la maggior parte delle quali acquisite dalla TDT.

Il Regno Unito è il mercato più digitalizzato, con il 91% delle famiglie che riceve qualche forma di TV digitale, seguito da Spagna (90%), Francia (83%) e Italia (75%). In tutti questi Paesi la TDT è la prima piattaforma digitale per diffusione.

Grazie all’avanzamento deciso dei piani di transizione, in Spagna e Italia si è registrato nel 2009 quasi un raddoppio del numero di famiglie dotate di almeno un ricevitore TDT. In Italia, le famiglie TDT sono passate in un anno da 7,8 a 15,3 milioni.