Rai-Sky: fallita la trattativa, per ‘i vincoli posti dalla payTv’. Raisat vola sul digitale terrestre al suo posto 10 nuovi canali

di Raffaella Natale |

Italia


Mauro Masi

Chiusa definitivamente la trattativa con Sky Italia. Il Consiglio di amministrazione della Rai è stato sospeso per permettere al presidente Paolo Garimberti e al vicedirettore generale Giancarlo Leone, in sostituzione del dg Mauro Masi, di partecipare all’audizione in Commissione di Vigilanza Rai.

 

Nella riunione il Consiglio ha discusso del contratto con Sky che scadeva il 31 luglio per quanto riguarda i canali Raisat. Il Cda è stato sospeso dopo la relazione del vicedirettore Leone.

La trattativa, con la payTv di Rupert Murdoch, si è conclusa a causa di un vincolo posto da Sky sulla messa a disposizione gratuita di tutti i canali che la Rai diffonde e diffonderà.

Non si è dunque potuto entrare nel merito di tutta l’offerta Rai a causa dell’indisponibilità di Sky.

 

“La chiusura del negoziato in senso negativo – ha spiegato il vicedirettore generale – è chiara e evidente. Due sono i motivi: le dichiarazioni ufficiali di ieri di Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky, che equivalgono ad una chiusura della fase negoziale che talvolta il bon ton vorrebbe fosse comunicata tra aziende. Ed oggi il contenuto dell’informativa del direttore generale al Cda che ho riferito in consiglio e che segna la conclusione delle trattativa”‘.

 

“Il contratto tra Rai e Sky – ha aggiunto Leone in Vigilanza – non si è rinnovato perché per Sky era diventato imprescindibile ottenere, oltre all’offerta Raisat, anche tutti i canali Rai in chiaro, ma a titolo non oneroso, come in precedenza in base all’art.26 del contratto di servizio”.

 

L’operazione è chiusa con esito negativo e la vicenda non può essere in alcun modo recuperata. Lo ha confermato anche il presidente della Rai.

 

Raisat scende da Sky, quindi, e migra sul digitale terrestre, dove andrà ad arricchire l’offerta free della Rai. Sky ‘accende’ 10 nuovi canali e tranquillizza, per bocca di Mockridge, i suoi abbonati: l’offerta “non diminuirà” ma diventerà “ancora migliore“.

 

“Già parecchi mesi prima della scadenza di questo contratto Sky ha fatto tutti i passi necessari per raggiungere l’obiettivo di un accordo con Rai: abbiamo inviato alla Rai il 22 aprile scorso, un’offerta vincolante per Sky del valore economico di 350 milioni di euro come minimo garantito“, ha ricordato Mockridge in una nota che, “non a caso“, secondo alcuni dirigenti di Viale Mazzini, non fa alcun riferimento al “perimetro” dell’offerta. Ovvero alla richiesta da parte della Tv di Murdoch di includere nel contratto, senza alcun costo aggiuntivo, anche l’obbligo per la Rai di trasmettere in esclusiva le tre reti generaliste, oltre a tutta l’offerta free. Una pretesa giudicata da subito “inaccettabile” da Viale Mazzini, che aveva ipotizzato un prezzo quattro volte superiore (almeno 200 milioni l’anno) rispetto a quanto messo sul tavolo da Mockridge per l’intero pacchetto.

La linea di principio adottata da Masi, che puntava a non cedere il prodotto Rai gratuitamente, è stata largamente condivisa, in azienda e cda.

 

Eppure non manca un certo fastidio per la rottura di una trattativa che impedirà alla Rai di intascare oltre 400 milioni di euro in sette anni mentre le tre reti generaliste, seppur con qualche ‘buco’, rimarranno al momento su Sky.

Da stanotte, dunque, dal telecomando Sky scompariranno i canali Raisat. Contemporaneamente, ne arriveranno altri 10, tra cui Gambero rosso, acquistato da Sky che lo ha strappato proprio a Raisat. I cinque canali – Extra, Premium, Cinema, Smash Girls e Yo Yo – andranno ad arricchire l’offerta free del digitale terrestre, ipotesi di cui si era già ragionato anche in Cda.

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