Wimax: anche Intel comincia ad avere dubbi sul futuro? ‘Mai la stessa forza di LTE, ma non rinunciamo alla tecnologia’

di Alessandra Talarico |

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Il Wimax è destinato a soccombere sotto l’avanzata di LTE?

Sono in molti a credere che le tecnologie evoluzione del 3G avranno la meglio sul Wimax, visto anche l’impegno profuso dai maggiori operatori mobili nello sviluppo del Long Term Evolution.

Intel, che del Wimax è uno dei più ferventi sostenitori, crede però che alla tecnologia non sarà destinato uno spazio di nicchia, anche se non riuscirà a raggiungere la portata del Gsm e delle sue evoluzioni.

 

“La risposta non è nella tecnologia, ma nei business model e nelle economie di scala. Il Wimax certo non può misurarsi con la portata già raggiunta dall’HSPA e con i futuri sviluppi di LTE”, ha spiegato Alan Hadden, presidente della Global mobile Suppliers Association (GSA) al Next Generation Broadband Forum di CommunicAsia.

 

Probabilmente non riuscirà a ricoprire il mondo, ma il Wimax “avrà il suo posto e Intel continuerà a promuoverlo”, ha aggiunto Garth Collier, responsabile Intel per il Wimax in Asia.

“Siamo pragmatici sull’argomento, certo, ma dal Ceo la direttiva è chiara: non sospenderemo gli sviluppi del Wimax”, ha aggiunto Collier.

 

Anche secondo l’analista ABI Jake Saunders il Wimax ha ancora molte carte da giocare, soprattutto se si pensa che molti operatori non otterranno mai una licenza 3G.

 

Bisogna però muoversi in fretta: entro due anni al massimo c’è bisogno di un business model convincente e di dispositivi in grado di far arrivare la tecnologia sul mercato di massa.

A pesare sul futuro del Wimax, anche la decisione di Nokia di ritirare dal commercio il cellulare N810 Wimax, non vedendo in tale piattaforma un futuro interessante.

 

Secondo Nokia, entro il 2015 le reti LTE avranno conquistato gran parte del pianeta e per il Wimax ci sarà poco spazio.

 

La tecnologia di accesso radio Long Term Evolution, o LTE, basata sulle tecnologie OFDM (Othogonal Frequency Division Multiplexing) e MIMO (Multiple In, Multiple Out), raccoglie tutte le tecnologie di accesso mobile a banda larga in un ambiente completamente basato sul protocollo IP e garantisce velocità di download sulle reti mobili fino a 100 Mbps e costi per Mbyte molto più contenuti rispetto agli attuali.

 

Attualmente sono più di 55 milioni le persone che utilizzano connessioni mobili a banda larga nei 91 Paesi in cui il servizio è disponibile e, secondo le previsioni si arriverà già entro la fine di quest’anno a quota 60 milioni.