ICT e clima: la Ue invita gli Stati membri e l’industria di settore a prendere l’iniziativa per promuovere l’uso di tecnologie ‘verdi’

di Alessandra Talarico |

Italia


Green ICT

Nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici e dei tentativi per stimolare la ripresa economica, la Commissione europea ha chiesto agli Stati membri di puntare su un maggiore utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per migliorare l’efficienza energetica, annunciando al contempo l’intenzione di definire misure concrete in grado di spianare la strada a un uso più massiccio di tecnologie ‘verdi’.

La Ue ha quindi annunciato una nuova consultazione pubblica per stabilire un set comune di impegni volti a migliorare l’efficienza energetica.

 

Spiega la Commissione che queste tecnologie sono in grado di portare a una riduzione complessiva delle emissioni di carbonio del 15% entro il 2020, grazie alla possibilità di migliorare il monitoraggio e la gestione del consumo energetico nelle fabbriche, negli uffici e negli spazi pubblici, nonché di rendere le persone più consapevoli del loro consumo energetico.

 

Da diversi test, è emerso che l’uso di contatori intelligenti, ad esempio, consente di consumare il 10% in meno di energia, dando ai consumatori informazioni complete in merito ai loro consumi di energia e al suo costo.

 

“Puntare a una crescita basata sull’efficienza energetica e la bassa emissione di carbonio, aiuterà l’Europa ad affrontare la sua più grande sfida: il cambiamento climatico, la sicurezza energetica e la crisi economica”, ha dichiarato il Commissario Viviane Reding.

 

“L’ICT ha un enorme potenziale per il risparmio energetico in tutta l’economia”, ha detto ancora la Reding, raccomandando all’industria di settore di mostrare la strada agli altri, ponendosi essa per prima l’obiettivo di ridurre il proprio impatto ambientale del 20% già nel 2015.

 

Molte aziende europee hanno già raccolto la sfida e sono già molto avanti nell’uso di tecnologie ‘verdi’.

 

Bruxelles ha quindi sottolineato che la maggiore diffusione di tecnologie in grado di permettere alle persone e alle imprese di svolgere le loro attività quotidiane in un modo più efficiente sotto il profilo energetico è un elemento cruciale per rispettare gli obiettivi fissati dalla Ue per il 2020.

 

Il settore ICT è responsabile per il 2% delle emissioni di carbonio in Europa: l’1,75% derivante dall’uso di prodotti e servizi ICT e lo 0,25% dalla loro produzione.

Al settore, dunque, il doppio onere: da un lato quello di fissare per sé stesso obiettivi ambiziosi per migliorare il proprio impatto, dall’altro quello di guidare il resto dell’economia verso una maggiore efficienza energetica, così da ridurre il più drasticamente possibile il restante 98% delle emissioni di carbonio.

 

Ad esempio, spiega ancora la Commissione, i sistemi basati su ICT sono in grado di ridurre il consumo energetico degli edifici del 17% e le emissioni di carbonio nei trasporti del 27%.

Ma, dice la Ue, solo individuando chi fa cosa entro i termini stabiliti, gli obiettivi fissati per il 2020 potranno essere raggiunti.

Per questo, appena terminata la consultazione pubblica, entro la seconda metà di quest’anno la Commissione intende adottare una Raccomandazione contenente misure più specifiche.

 

Bruxelles intende inoltre stimolare la creazione di partenariati tra il settore ICT e altri settori ad alto consumo energetico (incluse edilizia e costruzioni, e la logistica dei trasporti) per migliorare ulteriormente il rendimento energetico mediante l’uso di strumenti ICT innovativi per i riscaldamenti, l’illuminazione, la progettazione.

 

Le autorità nazionali, centrali, regionali e locali sono state pertanto invitate a prendere l’iniziativa, guidando la domanda di soluzioni innovative basate sull’ICT, attraverso gli appalti, l’innovazione dei programmi, il lancio di progetti pilota e lo scambio di best practice. In questo contesto, la Commissione sta già lavorando con il Comitato delle Regioni alla realizzazione di una guida pratica per stimolare le autorità regionali e locali a migliorare il rendimento energetico attraverso un utilizzo innovativo delle tecnologie ICT.

 

Il pacchetto per l’energia e i cambiamenti climatici è stato adottato nel gennaio del 2007 e punta a un aumento del 20% dell’uso delle energie rinnovabili e una riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990.