Bollette gonfiate: multe dall’Antitrust a emittenti Tv per gli pseudo quiz ‘899’

di |

Italia


Telefono

Multe da 40 mila a 56 mila euro sono state comminate dall’Antitrust a diverse emittenti televisive locali e a società organizzatrici di pseudo-quiz tv, quelli che imperversano nelle ore notturne su diversi canali sia locali che nazionali, e che sono in realtà vere e proprie truffe ai danni dei telespettatori più sprovveduti, soprattutto anziani e bambini.

Il meccanismo della truffa messa in atto da trasmissioni quali ‘Il Quizzone’ o ‘Quizzissimo’ è subdolo ed estremamente semplice, ma molto redditizio sia per gli organizzatori che per i gestori telefonici titolari delle numerazioni speciali.

Secondo il Tribunale di Genova, infatti, il guadagno degli operatori arriva a circa il 30% degli importi realizzati dai numeri a pagamento, e questo spiega come mai ancora nessuno di loro abbia deciso di tirarsi fuori dai giochi.

In sostanza, nel corso di queste trasmissioni, giovani e avvenenti presentatrici invitano il pubblico a telefonare da rete fissa alle numerazioni a sovrapprezzo “899”, per vincere premi in denaro – fino a 5 mila euro – dopo aver risposto in diretta TV in modo esatto ad una domanda facile facile.

Ma, secondo il parere dell’Antitrust, considerando sia il modo artificioso con cui vengono formulate le domande al pubblico, sia le modalità con le quali vengono fornite le risposte da parte di presunti telespettatori, si deduce che il quiz altro non sia “che un mezzo surrettizio per spingere i telespettatori a contattare utenze telefoniche a valore aggiunto con prefisso ‘899…’, dai costi molto elevati”, fino a 15 euro al minuto.

Il costo della chiamata è infatti poco visibile, così come gli organizzatori si guardano bene dall’avvisare il pubblico che la telefonata “darà diritto solo a partecipare ad una fantomatica estrazione e ad acquistare 20 loghi e suonerie per cellulari”, come ha spiegato l’associazione dei consumatori Aduc,

Trattandosi di un acquisto a distanza, aggiunge l’associazione, manca inoltre “l’indicazione che è possibile recedere dal contratto entro 10 giorni come previsto da codice del consumo”.

A confermare le considerazioni dell’Authority, le molte segnalazioni giunte dagli utenti, che si sono visti addebitare in bolletta cifre fino a 600 euro e si trovano ora a combattere contro il gestore telefonico che pretende comunque il pagamento delle telefonate agli 899.

Ricordiamo che dal 1° ottobre è scattato il blocco automatico permanente per le chiamate verso i numeri a sovrapprezzo. Il blocco riguarda non solo i numeri che iniziano per 899, ma anche per 144, 166, 482, 483, 484.

Per disattivare il blocco o sostituirlo con un blocco a PIN, è comunque sufficiente farne richiesta al proprio operatore.

Lo scorso novembre, l’Autorità per la concorrenza e il mercato, ha anche aperto un’istruttoria a carico di Rti (Mediaset), in seguito della denuncia inoltrata dall’associazione per una trasmissione a quiz in onda su Italia 1 in fascia notturna.