Tlc: gli ex monopolisti ancora predominanti nel fisso. Calano in compenso i prezzi delle chiamate

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Telefonia

Gli ex monopolisti delle telecomunicazioni europee occupano ancora più della metà dei mercati delle comunicazioni da rete fissa, anche se negli ultimi anni si è assistito a un generale abbattimento dei prezzi.

 

Lo rivelano gli ultimi dati della Commissione europea, secondo i quali, per le chiamate urbane, la quota di mercato degli operatori storici si attesta ancora a una media del 72%.

In alcuni casi, come la Slovenia e Cipro, la parte di mercato in mano agli ex monopolisti è ancora del 100%.

 

Le percentuali più basse si riscontrano invece in Austria e Germania, dove gli operatori storici controllano rispettivamente il 53% e il 56% del mercato della telefonia fissa.

 

Stesso schema per le chiamate long-distance (interurbane), segmento in cui gli ex monopolisti controllano in media il 66% del mercato. La percentuale più bassa è quella registrata in Finlandia (45%).

Riguardo invece le chiamate internazionali, la quota in mano agli operatori storici è in media del 56%. Il minimo è registrato in Germania, dove Deutsche Telekom gestisce solo il 39% delle chiamate internazionali.

 

Secondo i rilievi della Commissione, comunque, il predominio degli operatori storici non ha impedito un generale calo dei prezzi. Ad agosto 2006, secondo i dati Eurostat, il costo medio per una chiamata di 10 minuti effettuata di mattina durante la settimana era di 0,36 euro per una chiamata urbana, di 0,74 euro per una chiamata nazionale e di 1,79 euro per una chiamata internazionale verso gli Usa.

Ad agosto del 2004, la media era, rispettivamente di 0,40 euro, 0,90 euro e 2,1 euro.

 

Nel settore della telefonia mobile, le quote di mercato degli operatori storici sono meno importanti, con una media del 39% nella Ue a 25 nel 2006.

Nella maggior parte degli Stati membri, gli ex monopolisti gestiscono meno della metà degli abbonamenti, ma con notevoli differenze tra i diversi Paesi: in Gran Bretagna, ad esempio, BT controlla il 26% del mercato mobile, contro il 71% di Telecom Slovenia e il 90% di Areeba a Cipro.

 

In termini di prezzi, l’intervento della Commissione si è concentrato sulle tariffe del roaming, regolamentate dall’estate 2007.

Il costo medio per una chiamata mobile dall’estero si attesta ormai su un massimo di 0,30 euro al minuto.

La commissione ha inoltre lanciato un’ampia revisione dell’insieme del settore a novembre 2007, in seguito all’ondata di liberalizzazioni che hanno investito il settore negli ultimi due decenni.

 

Secondo i dati Eurostat, relativi però al 2004, il settore europeo delle telecomunicazioni è composto da circa 24 mila aziende, per un fatturato di 398,6 miliardi di euro e un valore aggiunto di 187,2 miliardi di euro.

Il fatturato del settore non ha smesso di crescere dal 2001 al 2006, aumentando in media del 4,5%, anche se nel 2006 il livello di crescita ha subito un rallentamento e s è attestato all’1,1%.