Tiscali continua col piano di riduzione dell’indebitamento: perfezionata la cessione degli asset olandesi a KPN

di Raffaella Natale |

Italia


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In seguito all’approvazione dell’Autorità antitrust olandese, Tiscali ha annunciato il perfezionamento della cessione delle proprie attività in Olanda a KPN B.V.. Il valore totale è pari a 248,5 milioni di Euro. Al netto del rimborso di debiti intercompany per circa 12,5 milioni di Euro, il corrispettivo finale della cessione è pari a 236 milioni di Euro.

 

La plusvalenza derivante dalla cessione è pari a oltre 160 milioni di Euro. Come previsto, 130 milioni di Euro sono stati destinati al rimborso parziale del finanziamento erogato da Banca IntesaSanpaolo (pari a complessivi 280 milioni di Euro), con un’ulteriore riduzione dell’indebitamento e rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

 

Tiscali (Borsa Italiana, Milan: TIS), con una tra le più ampie e interconnesse reti basate su tecnologia IP al mondo, fornisce ai suoi clienti, privati e aziende, una vasta gamma di servizi: accesso a Internet in modalità sia dial-up, sia ADSL, voce, VoIP, media, servizi a valore aggiunto e altri prodotti tecnologicamente avanzati.

 

Al 31 Marzo 2007, Tiscali ha registrato in Italia e UK un totale di 3,4 milioni di utenti attivi. Di questi più di 1,9 milioni sono abbonati ADSL, di cui 700.000 in modalità ULL. La società è già impegnata a guardare le nuove opportunità offerte dal mercato, pensando a possibili acquisizioni che rafforzino la propria business strategy.

 

I key-market restano Italia e Gran Bretagna, con occhio attento al dossier di Pipex Communications, società messasi in vendita alcuni mesi fa.

 

La conferma arriva dal Chief financial officer (Cfo) Massimo Cristofori dell’Isp sardo, che in un recente incontro a Milano ha dichiarato: “…In generale avevamo detto che una volta consolidata la posizione finanziaria avremmo di nuovo guardato in modo proattivo sul mercato”, aggiungendo: “…Italia e UK sono le aree cui guardiamo”.

 

E per quanto riguarda la britannica Pipex? Il Cfo ha informato: “…siamo in fase molto preliminare, non si parla di valori né di cifre. Pipex ha iniziato la procedura di potenziale vendita e ha mandato il dossier anche a noi”.

 

Si tratta di un provider tlc anche in banda larga, attivo anche nel web hosting: dopo il calo degli utili nei conti 2006, con un fatturato di circa 300 milioni di sterline, nel marzo scorso ha deciso di cercare un acquirente.

 

Stando alle indiscrezioni, oltre a Tiscali, pare che in lizza per Pipex ci siano anche BT, BSkyB, Virgin Media e Carphone Warehouse.

 

Cristofori ha spiegato che, riguardo a eventuali acquisizioni, l’Isp italiano non avrebbe problemi di finanziamento.

 

Il manager ha ricordato che “…la posizione finanziaria si è consolidata grazie all’accordo con Intesa Sanpaolo: non ci sono più problemi di rimborso dei debiti, e rispetto ai nostri concorrenti abbiamo un indebitamente inferiore“.

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