eCall: altri 2 Stati sostengono la notifica automatica che potrebbe salvare migliaia di vite

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Unione Europea


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Sale a nove il numero di Stati membri della Ue che hanno aderito a eCall: altri due Stati membri dell’Unione europea – Austria e Germania – hanno infatti firmato il protocollo di intesa elaborato dalla Commissione europea, impegnandosi così a sostenere attivamente la rapida realizzazione del sistema di notifica automatica in caso di incidenti stradali che, una volta a regime in tutta Europa, potrebbe salvare 2.500 vite all’anno.

 

Il protocollo è stato già firmato anche da Grecia, Italia, Cipro, Lituania, Slovenia, Finlandia, Svezia, Svizzera, Norvegia e Islanda.

 

Per il Commissario Ue ai media e alla società dell’informazione, Viviane Reding, l’adesione di Austria e Germania è un’importante traguardo per il progetto che ha ormai “chiaramente raggiunto la massa critica”.

Bisogna ora – ha aggiunto – che l’industria rispetti il calendario per equipaggiare entro il 2010 tutte le automobili con il sistema eCall.

 

La Reding si dice fiduciosa che “in occasione del prossimo evento pubblico connesso all’iniziativa “Automobile intelligente” – programmato dalla Commissione europea per il 18 settembre a Versailles – altri Stati membri aderiranno all’iniziativa. Quando è in gioco la sicurezza dei nostri cittadini, l’industria e le autorità pubbliche non devono sottrarsi alle loro responsabilità”.

 

eCall è un sistema di notifica automatica in caso di incidenti stradali basato sul 112, il numero unico europeo per le emergenze. In caso di incidente grave in qualsiasi parte dell’Europa, l’automobile chiama automaticamente il centro di soccorso più vicino utilizzando il 112. Con questa chiamata vengono comunicate le informazioni essenziali sull’incidente – compreso il punto esatto in cui è avvenuto – anche quando non ci sono passeggeri a bordo in grado di rispondere. Le informazioni fornite sul luogo dell’incidente riducono i tempi di reazione dei servizi di soccorso del 50% nelle zone rurali e del 40% nelle zone urbane. Secondo alcune stime ogni anno questo sistema salverà 2 500 vite in Europa e permetterà di limitare le lesioni gravi nel 15% dei casi non fatali.

 

Nel novembre 2006 la Commissione ha chiesto un maggior impegno per rilanciare il programma e ha quindi invitato gli Stati membri che non avevano ancora sottoscritto il protocollo a seguire l’esempio degli altri Stati membri firmatari, mobilitando le organizzazioni nazionali e ponendo l’adozione del programma fra le priorità nazionali.

L’industria automobilistica è stata invitata a rinnovare l’impegno a favore di eCall e ha fissato al 2010 la data per l’installazione del sistema sulle automobili nuove in Europa.

 

La Commissione fornisce la propria assistenza svolgendo lavori in materia di riservatezza e standardizzazione, eseguendo prove sul campo e organizzando campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Queste attività rientrano nell’ambito dell’iniziativa ‘Automobile intelligente’, che si inserisce nella strategia della Commissione “i2010 – una società europea dell’informazione per la crescita e l’occupazione”.

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