Long term evolution: gli operatori mobili pronti a investimenti miliardari per contrastare l’avanzata del WiMax

di Alessandra Talarico |

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Telefonia mobile

Gli operatori mobili si apprestano a investire nei prossimi 7 anni almeno 18 miliardi di euro nello sviluppo di infrastrutture a supporto della tecnologia Long Term Evolution, che dovrebbe ottenere entro il terzo trimestre la Rel-8 dello standard 3GPP.

 

La tecnologia di accesso radio Long Term Evolution, o LTE, basata sulle tecnologie OFDM (Othogonal Frequency Division Multiplexing) e MIMO (Multiple In, Multiple Out), dovrebbe raccogliere tutte le tecnologie di accesso mobile a banda larga in un ambiente completamente basato sul protocollo IP e garantire velocità di download sulle reti mobili fino a 100 Mbps e costi per Mbyte molto più contenuti rispetto agli attuali.

LTE dovrebbe dunque generare una notevole riduzione delle spese operative e un incremento dei profitti legato alla creazione di nuovi servizi IP-based.

 

La tecnologia deve tuttavia affrontare la concorrenza di altre tecnologie wireless a banda larga e deve perciò dimostrare di poter generare concreti vantaggi tecnici ed economici per convincere gli operatori a supportarla.

Tra gli antagonisti di LTE, il WiMax, che tuttavia, per gli analisti di ABI Research, pur essendo in vantaggio di almeno due anni in termini di sviluppo, soffre il fatto di non essere compatibile con l’Umts come lo è LTE, che sarà probabilmente utilizzato anche per aggiornare le reti CDMA.

 

L’industria è al lavoro anche allo sviluppo dell’HSPA+, che potrebbe offrire le stesse performance nella banda 5MHz.

“Senza la disponibilità di spettro supplementare – ha spiegato l’analista Ian Coxgli operatori si trovano di fronte a una scelta difficile”.

 

Secondo Cox, inoltre, “l’industria sta anche facendo notevoli progressi per evitare problemi relativi alla proprietà intellettuale nel nuovo standard. Le reti Next Generation Mobile Networks (NGMN) sono state allestite per assicurare un campo da gioco stabile”.

 

Per i consumatori, lo sviluppo di LTE si tradurrà nella disponibilità di nuovi servizi a banda larga mobile, incluso il VoIP, offerti su reti SIP-enabled. Ogni servizio sarà basato su protocollo IP il che vuol dire che le velocità di scambio dati saranno alte – comparabili a quelle della banda larga fissa – e i tempi di latenza bassi.

 

Ai vendor, invece, LTE permetterà lo sviluppo di un nuovo mercato in grado di bilanciare il declino dei profitti 3G. per gli operatori, una rete all-IP con architetture flat semplificate ridurrà notevolmente i costi di gestione dando impulso ai profitti.