Antitrust: Microsoft alla Ue, ‘Pronti a collaborare di più’. Intanto boom nei negozi per Zune, l’anti-iPod

di Raffaella Natale |

Unione Europea


Microsoft

Microsoft ha confermato nuovamente il proprio impegno a collaborare con la Commissione europea, per rispettare le richieste dell’Antitrust Ue.

“Siamo pronti a lavorare di più per soddisfare le esigenze della Commissione“, ha detto stamattina un portavoce di Microsoft in un comunicato diffuso a Bruxelles.

Le dichiarazioni di Microsoft arrivano prontamente in risposta al Commissario Ue per la Concorrenza, Neelie Kroes, che ha minacciato la comminazione di nuove multe, se la società di Bill Gates non fornirà entro 8 giorni la documentazione tecnica necessaria ad assicurare l’interoperabilità tra i sistemi operativi concorrenti di Windows.

“La Commissione non ha ancora ricevuto la totalità della documentazione che consentirebbe alle aziende concorrenti di Microsoft di produrre sistemi interoperabili“, ha precisato Jonathan Todd, portavoce del Commissario Kroes.

Todd ha aggiunto che l’Esecutivo europeo adotterà “tutte le misure necessarie per ottenere il rispetto delle disposizioni”.

A partire dal prossimo 23 novembre, il gigante del software potrebbe vedersi applicata una multa giornaliera di 3 milioni di euro, calcolata dal 31 luglio, se non dovesse presentare i documenti richiesti.

 

Microsoft ha già dovuto pagare una mega multa da 497 milioni di euro dopo la prima decisione dell’Antitrust comunitario nel 2004.

Il 12 luglio Bruxelles ha imposto alla società il pagamento di 280,5 milioni di euro e Microsoft ha risposto ribadendo il proprio “totale impegno” al rispetto del verdetto del 2004 e presentando ricorso contro la nuova decisione.

 

Nel pomeriggio, subito dopo le dichiarazioni della Kroes, la società si è detta disponibile e aperta alla collaborazione, come del resto ha fatto finora.

Il recente accordo con Novell, si colloca proprio sulla linea della cooperazione coi sistemi operativi concorrenti.

Ricordiamo, infatti, che recentemente le due società hanno stretto un’importante alleanza in nome dell’open source.

Il sistema operativo Windows, che gira sul 90% dei computer del mondo, sarà interoperabile con il sistema Suse Linux di Novell, che consentirà agli utenti di usare indifferentemente i due sistemi operativi.

Le due società svilupperanno e commercializzeranno insieme una serie di prodotti e fornire ai clienti accordi di licenze per poter usare i loro rispettivi prodotti.  

Linux, a differenza del sistema con licenza di Windows, è un software con libero accesso, il cui codice sorgente è di libero uso e aperto ai programmatori che possono modificarlo.

Comprensibile, quindi, che questa alleanza segni una vittoria sul fronte dell’interoperabilità, come del resto hanno sottolineato le due società.

 

Intanto è partito con successo il lancio sul mercato americano dell’anti-iPod targato Microsoft. Parliamo di Zune, il lettore di musicale digitale destinato a sfidare l’iPod di Apple, con un’arma in più, la modalità wireless.

Zune dispone di 30 giga di hard drive, uno schermo di 7,6 centimetri a cristalli liquidi, una radio FM incorporata e dotata di connessione wireless per interagire con la rete e con altri possessori di Zune, che consente di ricevere e inviare foto, canzoni e album a lettori vicini.

Zune è il 50% circa più largo della versione più grande dell’iPod, costa 300 dollari, disponibile nelle colorazioni bianco, marrone e nero. 

Il lettore Mp3 funziona in simbiosi con Argo, un programma che ricalca le funzioni di iTunes e che offre servizi di interconnessione che permettono ai possessori di Zune di conversare tra loro e scambiare file.

Realizzato dalla giapponese Toshiba, ‘Zune Marketplace’ permette di scegliere tra l’acquisto di singole canzoni o di un “Zune Pass” per un numero illimitato di brani.

 

La marcia in più, che rende l’Amministratore delegato di Microsoft, Steve Ballmer, ottimista sulla riuscita della iniziativa, è la tecnologia wireless che metterà il gruppo nelle condizioni per livellare il vantaggio accumulato da Apple, che detiene negli Usa una quota di mercato di poco più del 75%.

L’iPod non ha ancora la possibilità di trasmettere video e brani musicali attraverso una rete senza fili e, osserva sul punto Ballmer, “…chi può dire quando la Apple deciderà di abbracciare il wireless – afferma Ballmer – ma sono sicuro che non gli ci vorrà molto”.

Gli analisti stimano che la compagnia guidata da Steve Jobs sia ormai vicina a incorporare le funzioni di telefonia nel suo iPod, sviluppando in un prossimo futuro una sorta di iPhone con capacità anche wireless.

 

Microsoft intende investire centinaia di milioni di dollari nello sviluppo e nella commercializzazione di Zune, che rappresenta “…semplicemente un punto di partenza…”, per arrivare a creare quella che viene definita la ‘Zune Community’.

“Zune – sottolinea Ballmer – è una piattaforma connettiva sulla quale poter innestare letteralmente centinaia di migliaia di funzioni innovative” e, sotto questo punto, rappresenta un punto di svolta dopo i problemi riscontrati con il Windows Media Player e la sua esportazione al di fuori dei pc.

Microsoft, inoltre, ha deciso di dividere parte dei proventi hardware con i suoi fornitori di contenuti, in particolare con le case discografiche. In quest’ottica rientra l’accordo della scorsa settimana con Vivendi Universal, alla quale la compagnia di Redmond riconosce delle commissioni su ogni Zune venduto.

Apple, al contrario, si limita a pagare una percentuale su ogni brano venduto attraverso iTunes.

“Volevamo che l’industria musicale ci appoggiasse con entusiasmo invece di accoglierci con malumore“, aggiunge Ballmer, che si dice sicuro di “vedere risultati positivi” abbastanza presto.

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