eContent: Associazioni provider e utenti avvertono, ‘Interoperabilità necessaria, per garantire la libertà di circolazione di contenuti e servizi online’

di Raffaella Natale |

Italia


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Grande soddisfazione da parte dell’Associazione Italiana Internet Provider, l’associazione Anti Digital Divide, AssoProvider e il consorzio VoIPex, per l’apertura (28 luglio 2006) della Consultazione Pubblica proposta dalla Commissione europea “su come stimolare la crescita di un vero mercato unico comunitario per i contenuti digitali online“.

   

In una nota congiunta sottolineano che è importante ricordare che, oltre al tema del mercato unico europeo per tutti i contenuti online, la consultazione tocca anche quello dei servizi, delle piattaforme distributive e, più in generale, della network neutrality. Temi, questi, già oggetto dell’appello diretto al Commissario Ue per la Società dell’informazione e i Media, Viviane Reding, lanciato congiuntamente la scorsa settimana da AIIP, Anti Digital Divide, AssoProvider e VoIPex attraverso il sito www.regoleperiptv.it.

  

Come precisato dai quattro promotori dell’appello “Regole per IPTV“, “la totale interoperabilità delle reti di distribuzione, sia sotto il profilo dell’accesso che della gestione dei Diritti, è condizione necessaria per garantire la libertà di circolazione di contenuti e servizi online, intesa come possibilità per gli utenti finali di accedere ai contenuti e ai servizi distribuiti da qualsiasi content provider senza essere costretti a cambiare fornitore di accesso o piattaforma tecnologica”.

  

L’apertura della consultazione pubblica consentirà di sottoporre alla Commissione un contributo puntuale alle problematiche dei contenuti online e formulare proposte costruttive e innovative sotto il profilo tecnologico. Il fine ultimo è quello di costruire un ambiente tecnologico nel quale i consumatori siano posti in condizione di accedere a qualsiasi contenuto disponibile in Internet senza limitazioni né discriminazioni.

  

Secondo AIIP, Anti Digital Divide, AssoProvider e VoIPex, “non si può agire sulla leva economica e dei prezzi se prima non sono state stabilite le regole tecniche perché si realizzi un unico mercato costituito da una rete di reti interoperabili per la distribuzione di contenuti e servizi”.

E aggiungono: “Per evitare che le attuali posizioni dominanti nel mercato dell’accesso a banda larga (broadband) si rafforzino e si estendano ai mercati a valle dei servizi e contenuti, tutti gli operatori devono garantire la ‘Neutralità ‘ delle proprie reti di distribuzione di tali contenuti e servizi, ovverosia il trasporto dei bit relativi a contenuti e servizi multimediali, musica, film o altro, al medesimo livello qualitativo ed alle stesse condizioni economiche, indipendentemente dalle reti dalle quali e verso le quali origina e termina il traffico”.

  

In conclusione, AIIP, Anti Digital Divide, AssoProvider e VoIPex sottolineano come, l’apertura di una consultazione pubblica della Commissione sul tema dei contenuti e dei servizi online “dovrebbe far riflettere l’Autorità italiana circa le frettolose conclusioni tratte nell’ambito dell’analisi del mercato 18 in relazione alle reti IP per la distribuzione di contenuti televisivi“.

  

La Ue vara la sua consultazione sui contenuti online sullo sfondo della rapida convergenza dei media audiovisivi, delle reti a banda larga e delle apparecchiature elettroniche.

Con l’apertura della consultazione pubblica, Bruxelles intende incoraggiare lo sviluppo di modelli aziendali innovativi e promuovere la fornitura transfrontaliera di diversi servizi riguardanti contenuti online. L’esecutivo vuole inoltre appurare in che modo le tecnologie e le apparecchiature europee possano avere successo nei mercati creativi dei contenuti online. I contributi a questa consultazione aiuteranno a elaborare una Comunicazione della Commissione sui contenuti online, che dovrebbe essere adottata a fine anno. Il termine per le risposte è il 13 ottobre 2006.

  

“Fornire contenuti online, quali film, musica e giochi, non solo aiuta a rendere più accessibile la cultura europea, ma offre anche all’industria europea dei contenuti una fantastica opportunità di ampliare i propri mercati“, ha osservato Viviane Reding.

Aggiungendo: “Assicurare un facile accesso e una distribuzione sicura dei contenuti online è una sfida fondamentale. Mi aspetto che i contributi alla consultazione varata consentano di identificare chiaramente gli eventuali ostacoli che ancora si frappongono ad un’industria paneuropea competitiva dei contenuti online, che la Ue deve eliminare. Soltanto un mercato transfrontaliero dei contenuti online, in cui autori, artisti e creatori siano in grado di ottenere una giusta ricompensa per il loro talento e le loro capacità, consentirà all’industria europea di competere con quella degli altri continenti.”

  

La consultazione pubblica intende preparare il terreno per un vero mercato unico europeo per la fornitura dei contenuti online, che possono svolgere un ruolo fondamentale per la crescita dell’ICT e dei media. In Europa occidentale i sistemi per la condivisione dei contenuti online e i relativi mercati dovrebbero triplicare entro il 2008 (la parte utente/creatore dovrebbe crescere di dieci volte). Questi sviluppi dovrebbero moltiplicarsi in tutto il settore, che già oggi costituisce l’8% del PIL della UE.

 

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