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Gli equilibri del mercato dell’entertainment non verranno modificati dall’operazione annunciata da Walt Disney, che prevede di mettere online alcune tra le serie Tv di massimo successo della società americana.
Soddisfazione, quindi, da parte degli analisti che condividono l’accordo, considerandolo positivo sia per il gruppo di intrattenimento che per gli utenti.
Nei prossimi mesi, infatti, si potranno vedere gratis le puntate di ‘Lost’, ‘Desperate Housewives’ e ‘Alias’, ma a una condizione: gli utenti, ai quali sarà permesso di navigare liberamente sul programma, non potranno esimersi dal subire spot obbligatori di pubblicità
Dieci inserzionisti, da Procter and Gamble alla Ford e alla Universal e Ulilever hanno già aderito all’iniziativa che debutterà il 30 aprile.
La rivoluzione è stata annunciata da Anne Sweeney, presidente del gruppo televisivo della Disney: “è la prima volta che una azienda televisiva apre la sua cassaforte di prime time agli spettatori, e senza restrizioni“.
Finora, infatti, i network avevano negoziato formule di compromesso: la CBS ad esempio ha messo su Internet alcune puntate del popolare serial sui medici legali CSI al prezzo di 99 centesimi a episodio. Le offerte della Disney saranno a disposizione di chiunque ha in casa un collegamento a banda larga, anche se alcuni esperti hanno pronosticato che il volume della programmazione online messa in rete dalla casa di Topolino stimolerà la vendita di computer sempre più potenti e di gadget capaci di trasferire i contenuti Internet ai normali televisori.
Disney ha inoltre reso noto che lancerà sempre su Internet dal prossimo 17 aprile il canale televisivo a banda larga Soapnetic disponibile per i clienti della Verizon Communications, che trasmetterà, oltre a una programmazione originale, nove soap opere Disney.
L’iniziativa di ABC rientra in una più ampia strategia con la quale
Le nuove iniziative rafforzeranno Disney sul mercato dell’IPTV, ovvero la trasmissione di contenuti televisivi su Protocollo Internet, e gli esperti ritengono che in nessun modo questo nuovo modo questo servizio metterà in crisi la Tv tradizionale.
Gli analisti di American Technology Research sono del parere che si tratta, per adesso, di una piccola nicchia di mercato destinata a utenti molto sofisticati. “Ma la comodità del televisore di casa, le abitudini al telecomando e alla poltrona, non dovrebbero essere modificabili che nel lungo periodo“.
Per l’istituto Canaccord Adams, “C’è una bella differenza tra guardare la Tv in salotto e concentrarsi su un pc”. Aggiungendo “La Tv è un fatto familiare, si sta tutti insieme; il pc rimane un’esperienza solitaria”.
Intanto in Italia, l’Antitrust dà l’OK all’acquisto di Pixar da parte della Disney. “Appare sufficiente, ai fini della valutazione dell’operazione in esame – si legge nel Bollettino dell’Antitrust – osservare che Pixar aggiunge una quota molto esigua alle già esistenti attività di produzione cinematografica della Disney”.
La Disney, che ha acquistato il controllo esclusivo della Pixar, ha un fatturato consolidato di circa 25 miliardi di euro e in Italia il suo giro d’affari supera i 421 milioni di euro, soglia al di sopra della quale è previsto il parere dell’Autorità Garante.
