Farmaci contraffatti: la GdF contro le farmacie-fai-da-te. In Italia pochi pericoli ma il fenomeno dilaga

di Alessandra Talarico |

Italia


Farmaci

Appena pochi giorni fa la Commissione europea aveva messo in guardia contro la pericolosità dei farmaci illegali in circolazione sul web, un fenomeno un tempo semplicemente collocato sotto la dicitura spam, ma i cui contorni si stanno allargando per entrare di diritto nel crimine organizzato.

Ieri la Guardia di Finanza ha intercettato e bloccato un’organizzazione dedita al traffico illegali di medicinali su Internet, coinvolgendo 10 procure e denunciando 16 persone.

 

L’operazione ‘Farmacista fai-da-te’ – effettuata dal GAT, Nucleo Speciale di Frodi Telematiche della GdF – ha portato al sequestro di oltre 1.500 pasticche di Stamina Rx, un prodotto pubblicizzato come ‘il cugino del Viagra’ – che non causerebbe però gli effetti collaterali del più celebre ‘parente’ – e in vendita solo negli Stati Uniti.

Lo Stamina Rx è di fatto illegale nel nostro paese in quanto contiene sostanze considerate pericolose – incluse nella ‘lista nera’ del ministero della Salute – e il cui uso è stato sconsigliato anche dalla Food and Drug Administration, l’organismo Usa di controllo sui farmaci.

 

L’operazione ha visto il coinvolgimento delle procure di Roma, Viterbo, Velletri, Monza, Venezia, Rimini, Cagliari, Campobasso, Reggio Calabria e Catania e si inserisce nell’ambito di un ampio programma di prevenzione contro il fenomeno della contraffazione dei farmaci che sta coinvolgendo a Roma quattordici rappresentati di altrettanti paesi in un incontro informale organizzato dai carabinieri dei Nas.

 

“La contraffazione dei farmaci rappresenta un reato ma anche un enorme rischio per la salute dei cittadini”, ha spiegato il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Luciano Gottardo, sottolineando la necessità di creare una fitta rete di accordi multilaterali per agevolare l’azione della polizia giudiziaria.

 

Secondo l’ultimo rapporto dell’OMS, 1 farmaco su 10 nel mondo è falso e negli ultimi anni l’uso della Rete per rifornirsi di sostanze psicotrope e stupefacenti è aumentato in modo vertiginoso.

Su Internet si trova davvero di tutto e senza difficoltà: dall’oxycodone al fentanyl, farmaci che equivalgono alla morfina e per i quali è in genere prevista una prescrizione specializzata proprio perché è molto difficile stabilirne l’appartenenza alla sfera legale o a quella illegale.

 

Ma il fatto più grave è che molte eMail danno false (e quindi pericolose) indicazione sui farmaci reclamizzati: ad esempio, il Ritalin – usato per i bambini che soffrono della sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività è descritto come un “blando stimolante’.

 

E la tendenza sembra destinata a rafforzarsi negli anni a venire, se governi e istituzioni non si impegneranno a contrastare il fenomeno.

 

Nel merito del fenomeno è entrato anche il Movimento Consumatori che, pur riconoscendo che in Italia “non c’è il pericolo di acquistare farmaci contraffatti attraverso i canali istituzionali”, ha sottolineato la preoccupazione per il dilagare del fenomeno su scala globale.

 

Secondo una ricerca presentata dal presidente del Movimento Consumatori Lorenzo Miozzi, nel corso di una tavola rotonda sulla contraffazione tenutasi lo scorso 28 novembre 2005, il 65% dei casi di contraffazione di medicinali riguarda i Paesi in via di sviluppo a causa della scarsità di regolamentazione e controllo sull’importazione, produzione e commercializzazione dei farmaci.

Ma non sono solo questi paesi a essere interessati dal fenomeno: gli uffici doganali dell’UE hanno stimato che nel 2001 siano state sequestrate circa 4 milioni di scatole e confezioni contraffatte, pari al circa il 10% degli oltre 42 milioni di oggetti falsi bloccati alle frontiere. Inoltre, la contraffazione farmaceutica provocherebbe in media la perdita di 17mila posti di lavoro (compreso l’indotto) e un danno economico pari a oltre 2 miliardi di euro.

 

Alcuni tra i farmaci contraffatti non contengono alcun componente dell’originale, altri contengono sostanze estremamente pericolose per la salute e, neanche a dirlo, queste medicine non vengono sottoposte a nessuna delle valutazioni di efficacia, igiene e sicurezza condotte in ambito europeo.

 

I farmaci più acquistati risultano quelli che servono ad incrementare e a migliorare prestazioni sia fisiche che mentali e – ha dichiarato  Rossella Miracapillo, responsabile dell’Osservatorio Farmaci e Salute del Movimento Consumatori – “ogni italiano che ha una eMail riceve in media 3 proposte di acquisto di farmaci alla settimana”.

 

“Per questo – ha aggiunto la Miracapillo – riteniamo necessari accordi transnazionali, per il coordinamento delle normative e l’aumento dei controlli ispettivi per le merci in arrivo, specie quando si tratta di farmaci”.

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