Digital divide: a Infratel Italia l’analisi del mercato russo per sviluppare la banda larga

di Raffaella Natale |

Italia


Broadband

L’International Finance Corporation (IFC) organismo della World Bank ha affidato a un Consorzio internazionale partecipato da Infratel Italia l’analisi dei settori Telecomunicazioni ed Energia in Russia, con l’obiettivo di sviluppare la banda larga nel Paese, stimolare la concorrenza e individuare le opportunità di attrazione di investimenti esteri.

Per Infratel Italia si tratta di un importante ulteriore riconoscimento delle capacità operative dimostrate, delle enormi potenzialità del programma condotto in concertazione con il Ministero delle Comunicazioni e dello spessore del modello di cooperazione istituzionale adottato dalla Società sui territori oggetto d’intervento, che segue i numerosi apprezzamenti già ottenuti a livello internazionale ed europeo in particolare.

 

Le attività di analisi del settore telecomunicazioni, per le proposte da presentare alla Banca Mondiale, sarà coordinato da Luciano Frascà, Direttore Generale di Infratel Italia.

La Commissione Europea, il 21 marzo scorso, ha emesso una comunicazione dal titolo “Colmare il divario nella banda larga“, con la quale invita i governi dell’UE a uno sforzo congiunto finalizzato a permettere a tutti i cittadini europei, in particolare nelle aree meno sviluppate dell’Unione, di accedere a Internet a banda larga e ad alta velocità.

 

La Commissione ritiene che l’Europa abbia assoluto bisogno di un’ampia copertura di banda larga per promuovere la crescita e l’occupazione. È per questo che è necessario mobilitare, nel pieno rispetto delle norme in materia di aiuti di Stato, la legislazione europea in materia di tlc e i suoi strumenti di politica strutturale e rurale, in uno sforzo congiunto finalizzato a permettere a tutti i cittadini europei, in particolare nelle regioni meno sviluppate dell’Unione, di accedere a Internet a banda larga e ad alta velocità.

 

Questo progetto, in linea con le recenti direttive della UE, amplia i termini di cooperazione internazionale e pone le basi per una più ampia collaborazione con la Russia nel campo delle telecomunicazioni, nell’ambito dei già ottimi rapporti istituzionali fra i due Paesi europei.

Infratel, società del Gruppo Sviluppo Italia, operativa dal giugno 2004, è soggetto attuatore del “Programma Larga Banda nelle aree sottoutilizzate del Paese” e favorisce lo sviluppo d’infrastrutture di telecomunicazioni sul territorio nazionale per limitare, ridurre e in prospettiva eliminare il digital divide, attraverso la realizzazione e l’integrazione di reti abilitanti in banda larga da rendere disponibili a operatori e provider di telecomunicazioni e alla Pubblica Amministrazione.

 

In merito all’ultima comunicazione della Commissione Ue, Viviane Reding, Commissario per la Società dell’Informazione e i Media, ha dichiarato: “La disponibilità di connessioni a internet a banda larga costituisce una condizione indispensabile per lo sviluppo del commercio elettronico, per la crescita e l’occupazione in tutti i settori dell’economia. La concorrenza e l’apertura dei mercati sono senza dubbio i migliori propulsori della banda larga nell’UE”.

“Le connessioni a banda larga, tuttavia, non devono limitarsi alle grandi città. Se l’UE e i suoi 25 Stati membri utilizzano intelligentemente tutti gli strumenti d’azione, l’obiettivo di mettere la banda larga a disposizione di tutti i cittadini europei non è certamente irraggiungibile, di qui al 2010, ma è ora di agire!”

 

Il Commissario responsabile per la concorrenza, Neelie Kroes, ha sottolineato il ruolo svolto a tale riguardo dalle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato: “Nelle aree periferiche e rurali la diffusione della banda larga può essere ostacolata dalle disfunzioni del mercato. In questi casi, un aiuto di Stato ben mirato, ad esempio sotto forma di partenariati pubblico-privato a sostegno della costruzione di reti aperte, può quindi rivelarsi appropriato. Dobbiamo, tuttavia, garantire che gli aiuti di Stato non sostituiscano completamente l’iniziativa privata e non falsino la concorrenza in misura contraria all’interesse comune”. 

 

Nei casi di reale disfunzione del mercato, i Fondi strutturali dell’UE svolgono un ruolo vitale nello stimolare gli investimenti nell’infrastruttura e nei servizi a banda larga, “nell’accrescere la competitività e l’innovazione e nel mettere tutte le regioni d’Europa nelle condizioni di partecipare pienamente all’economia della conoscenza”, ha aggiunto il commissario responsabile per la politica regionale, Danuta Hübner.

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