Galileo: siglato accordo con la Corea del Sud

di Alessandra Talarico |

Europa


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Dopo sei mesi di negoziazioni, l’Europa ha raggiunto un accordo per la partecipazione della Corea del Sud nel progetto di radionavigazione satellitare Galileo.

 

L’intesa, che apre la strada alla collaborazione attiva del Paese asiatico nel programma europeo, è stato siglato da Heinz Hilbrecht per la Commissione europea e da Choi Jong Hyun per la Repubblica di Corea.

 

Felicitandosi per l’accordo, il vicepresidente della Ue, Jacques Barrot, ha dichiarato: “dopo il successo del lancio del primo satellite, GALILEO GIOVE-A, questo nuovo accordo sottolinea, ancora una volta, il crescente interesse mondiale per il programma“.

 

L’accordo prevede attività di cooperazione nella ricerca scientifica e nella formazione, nella commercializzazione e nello sviluppo del mercato, nella certificazione degli standard e nelle misure di regolazione.

 

La Repubblica di Corea, la quarta forza economica dell’Asia, è un Paese all’avanguardia nelle tecnologie spaziali e nelle applicazioni, in quanto produttore e forte consumatore di prodotti di elettronica di consumo e di sistemi ai quali la navigazione satellitare apporta vantaggi competitivi da diversi anni.

 

La Corea utilizza attualmente in modo attivo i servizi di navigazione satellitare in diversi settori, dal trasporto alla gestione del traffico aereo.

 

L’accordo siglato con la Corea, il primo del 2006, conferma la volontà della Ue di stimolare la cooperazione internazionale: simili accordi sono stati siglati con l’India, la Cina, Israele e l’Ucraina.

 

Trattative sono anche in corso con Argentina, Brasile, Marocco, Messico, Norvegia, Cile, Malesia, Canada e Australia.

 

Secondo le previsioni, Galileo creerà 150 mila posti di lavoro di alto profilo e il mercato dei servizi e delle infrastrutture che ne deriverà è stimato in circa 275 miliardi di euro nel 2020.

 

Galileo sarà il primo sistema civile di radionavigazione via satellite: i due sistemi attualmente in funzione l’americano GPS e il russo Glonass furono infatti concepiti in un’ottica militare e restano prima di tutto delle infrastrutture militari.

 

La costellazione di satelliti garantirà lo sviluppo di una nuova generazione di servizi universali nel campo dei trasporti (localizzazione dei veicoli, ricerca di itinerari, controllo della velocità, ecc), dei servizi sociali (aiuto ai portatori di handicap o alle persone anziane), della giustizia (controlli frontalieri), dell’ambiente, dell’agricoltura.

Si tratta inoltre della prima infrastruttura strategica appartenente alla Ue e completamente sotto il suo controllo.

 

La gestione del sistema è stata affidata ai due consorzi Eurely (Aena, Alcatel, Finmeccanica, Hispasat) e iNavSat (EADS Space, Inmarsat, Thales) che si occuperanno della gestione di Galileo per 20 anni, con la supervisione di un ente pubblico,  la Galileo Supervisory Authority.