Domini .eu: debutta oggi il nuovo indirizzo internet per l’Europa

di Alessandra Talarico |

Europa


Viaviane Reding - Commisario Ue per i media e la Società dell'Informazione

Debutta oggi ufficialmente il dominio .eu, che consente alle aziende, agli enti pubblici e ai singoli cittadini di scegliere un nome Internet paneuropeo per i loro siti Web e loro indirizzi di posta elettronica.

Secondo la Commissione europea, il nuovo suffisso potrà raggiungere se non superare, il successo del .com, che conta 40 milioni di estensioni nel mondo.

 

“Prevedo che il dominio di primo livello europeo .eu diventerà importante come il dominio .com”, ha dichiarato Viviane Reading, Commissario per la Società dell’informazione e i media. “Il dominio .eu consentirà alle aziende di estendere il loro potenziale mercato beneficiando nel contempo della protezione del diritto comunitario contro la “cyberoccupazione”. Per i cittadini, un indirizzo “.eu” contribuirà a rendere la presenza dei singoli o delle loro scuole, università o associazioni più visibile nell’Unione europea. Il nuovo dominio di primo livello europeo offre pertanto un’occasione unica per il moderno commercio elettronico transfrontaliero”.

 

Da oggi inizia, dunque, il cosiddetto periodo ‘sunrise’, durante il quale le istituzioni pubbliche o private e, tra gli altri, le aziende titolari di marchi registrati potranno beneficiare di una sorta di pre-registrazione.

 

Questa prima fase, che durerà fino al 6 febbraio, si rende necessaria per permettere alle aziende di proteggere il proprio nome di dominio da eventuali registrazioni abusive da parte dei cosiddetti cybersquatter.

 

La seconda fase (dal 7 febbraio al 6 aprile), prenderà in considerazione le richieste di altri aventi diritto, in particolare aziende e artisti.

 

Infine il 7 aprile le richieste verranno aperte a tutti i cittadini ed entità registrate nei 25 Paesi dell’Unione europea. 

 

Le prime due fasi del processo di assegnazione dei nuovi domini esigono dunque una condizione particolare: bisognerà provare che si ha effettivamente diritto al nome che si intende registrare come dominio .eu.

 

Tuttavia, se diverse organizzazioni rivendicano lo stesso nome, sarà determinate l’ordine di arrivo delle domande, dal momento che l’assegnazione sarà caratterizzata dal principio del ‘primo arrivato, primo servito’.

 

“Offrire ai detentori di diritti prioritari l’opportunità di proteggere il proprio nome o marchio, è un passo essenziale per costruire la fiducia nel settore del commercio elettronico e in particolare nel TLD .eu”, ha spiegato il direttore di Eurid, Marc Van Wesemael.

 

Per ridurre al minimo le registrazioni abusive e evitare dispute sui nomi, è infatti essenziale avere procedure di pre-registrazione robuste, gestite da un ente con la giusta esperienza per verificare la validità dei diritti reclamati.

Il dominio .eu sarà un dominio di primo livello e non andrà a sostituire quelli già attivi nei diversi Paesi dell’Unione (.it per l’Italia, .fr per la Francia, .uk per la Gran Bretagna, ecc.) ma li completerà e darà agli utenti la possibilità di avere una presenza Internet pan-europea, sia a livello di siti che di posta elettronica.

 

In questo modo, ha spiegato la Reding, “un fioraio olandese, un artigiano italiano, un cioccolataio belga, potranno indicare ai potenziali clienti di essere in grado di fornire i propri prodotti in tutta Europa”.

 

“Se consideriamo Internet come un villaggio globale, allora il .eu non è che una nuova via. Sicuramente, speriamo che questa via diventerà presto un grande boulevard, ma ogni utente europeo sarà libero di intraprendere un’altra strada”, ha spiegato la Commissione.

 

Il dominio di primo livello “.eu” è amministrato e gestito da EURid, un organismo privato senza scopo di lucro – composto dai Registri dei ccTLD belga (DNS BE), italiano (IIT-CNR) e svedese (NIC-SE) – scelto dalla Commissione a seguito di un bando aperto. EURid registrerà le richieste di registrazione di nomi di dominio mediante un’ampia rete di conservatori di registro.

 

La registrazione deve essere chiesta mediante uno di questi conservatori autorizzati. Un elenco dei conservatori e delle lingue in cui si può effettuare la registrazione è reperibile nel sito web: http://list.eurid.eu/registrars/.