La Ue incontra gli operatori dell¿informazione per stabilire una nuova strategia di comunicazione, più vicina ai cittadini

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Due intense giornate a Bruxelles in cui gli operatori del mercato radiotelevisivo hanno incontrato le istituzioni europee per confrontarsi e contribuire allo sviluppo di una nuova strategia per la comunicazione della Commissione europea. E¿ la prima volta che gli operatori dell¿informazione televisiva pubblica e privata, delle emittenti radiofoniche e delle WebTv si incontrano per dare il proprio apporto e mettere a disposizione la propria esperienza per individuare delle guidelines che consentiranno di rendere pi&#249 efficiente e penetrante la comunicazione sull¿attivit&#224 della Ue.

Duecento redattori e corrispondenti di tutta Europa si sono riuniti ieri, 20 aprile, ma anche oggi, per una conferenza consultiva dal titolo: Putting Europe in the Picture.

Il vicepresidente della Commissione, Margot Wallstr&#246m, responsabile per le Relazioni Istituzionali e le Strategie di Comunicazione, ha sottolineato la volont&#224 dell¿esecutivo europeo di stabilire delle relazioni pi&#249 approfondite con gli operatori radiotelevisivi.

La Wallstr&#246m ha evidenziato la necessit&#224 che si pensi a nuovi modi di comunicare in Europa, cercando di coltivare la diversit&#224 e mettendo da parte le strategie di comunicazione che spingono all¿omologazione.

¿E¿ tempo di rendersi conto ¿ ha detto il vicepresidente ¿ di ci&#242 di cui la gente ha veramente bisogno di sapere e di cominciare a fornire l¿informazione in un linguaggio corrente¿, di maggiore appeal, utilizzando appieno i media maggiormente seguiti.

E poi, rivolgendosi direttamente ai giornalisti e ai broadcaster: ¿Voi siete fondamentali per il successo di questa strategia¿.

La Wallstr&#246m ha, quindi, suggerito che vengano fissati regolarmente degli incontri tra i broadcaster e le istituzioni europee, in modo che si valutino i cambiamenti necessari sui due versanti e si valutino le migliori idee radiotelevisive per dare spazio a tematiche europee.

Il vicepresidente ha espresso il desiderio di incoraggiare lo sviluppo delle reti televisive e radiofoniche europee, ma anche la cooperazione concreta con i media audiovisivi regionali e locali, e l¿uso di format attrattivi per far arrivare meglio al pubblico i messaggi sulle politiche della Ue.

Gli operatori del settore incontrano quotidianamente delle difficolt&#224 crescenti a coprire l¿informazione dell¿Unione europea in modo interessante per i telespettatori e i radioascoltatori. La Ue appare, infatti, come una struttura lontana dalla vita di tutti i giorni. E spesso le riunioni istituzionali non sono molto seguite dai media.

Tuttavia da un po¿ di tempo a questa parte, possiamo evidenziare che i broadcaster riservano sempre maggiore spazio all¿informazione sull¿attivit&#224 della Ue. L¿Unione allargata, con il suo mercato unico e la progressiva scomparsa delle frontiere interne, rappresenta una grande opportunit&#224 commerciale, specie per i giovani alla ricerca di lavoro.

Un numero crescente di studenti sceglie di studiare in altri Paesi della Ue per ottenere delle qualifica riconosciute a livello internazione. L¿influenza della Ue nel panorama globale &#232 in forte crescita.

Il dibattito sulla Costituzione europea attira l¿attenzione sul futuro funzionamento dell¿Unione e la Commissione sta fissando la propria strategia per i prossimi cinque anni. Si tratta anche di stabilire una nuova strategia di comunicazione che sar&#224 presentata al Consiglio europeo il prossimo giugno.

Da qui la necessit&#224 di questi incontri con i broadcaster europei, in modo che si stabiliscano i modi pi&#249 corretti per comunicare con i cittadini europei.

La due giorni &#232 stata organizzata dalla Ue in collaborazione con le principali associazioni europee del mercato radiotelevisivo: tra le quali l¿EBU ¿ European Broadcasting Union, la CIRCOM ¿ Europe¿s Association of Regional Television, l¿ACT ¿ Association of Commercial Television, l¿AER ¿ Association of European Radio, la COPEAM ¿ Association of Mediterranean Broadcasters, l¿ENEX ¿ European News Exchange, e l¿AIB ¿ Association for International Broadcasting.

Raffaella Natale

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