Telecom Italia: in crescita il mobile e la banda larga. Il gruppo verso un nuovo posizionamento internazionale

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Telecom Italia ringrazia Tim e la banda larga e archivia un 2004 intenso e per molti versi soddisfacente dal punto di vista societario.

Il fatturato del gruppo si &#232 attestato a 31,2 miliardi di euro, in crescita dell”1,3% rispetto all”anno precedente.

L”Ebitda si &#232 attestato a 14,5 miliardi di euro, in rialzo dell”1,7% rispetto al 2003, mentre il debito netto &#232 pari a 29,5 miliardi, sotto i 30 miliardi previsti entro fine 2004.

L”utile netto &#232 sceso a 781 milioni da 1,19 miliardi, ma il calo &#232 da attribuire a complesse questioni fiscali.

Il dividendo delle azioni ordinarie si attester&#224 a 0,1093 euro per azione (+5% rispetto al 2003).

Tra i risultati pi&#249 appaganti, quello relativo alla banda larga: gli accessi sono infatti raddoppiati in Italia e all”estero, portando il totale a 4.430.000 abbonati alla banda larga.

Per quanto riguarda invece la divisione mobile, il gruppo ha di che gioire: i risultati dell¿esercizio 2004 confermano gli obiettivi di crescita del business e il miglioramento dei livelli di redditivit&#224, in particolare: i ricavi sono pari a 9.9 milioni di euro, con un incremento del 5,0% rispetto all¿esercizio 2003, grazie alla conferma dei tassi di crescita sul core business (+2,9%) e al significativo apporto dei Servizi a Valore Aggiunto (VAS) pari a 1.256 milioni di euro in crescita del 22,2% (con un¿incidenza sui ricavi da servizi pari al 13,4%, 11,4% nell¿esercizio 2003).

Nel quarto trimestre il MOL &#232 pari a 1.2 milioni di euro (+3,3% rispetto all¿esercizio 2003), con un¿incidenza sui ricavi pari al 49,6% (49,4% nel quarto trimestre 2003).

Il risultato operativo &#232 pari a 4.147 milioni di euro, in miglioramento del 7,4% rispetto all¿esercizio 2003, con un¿incidenza sui ricavi del 41,7%, circa un punto percentuale superiore al 2003 (40,8%), nonostante la crescita del livello di ammortamento dovuta allo sviluppo delle infrastrutture tecniche.

Il risultato operativo nel quarto trimestre &#232 pari a 946 milioni di euro (+5,8% rispetto all¿esercizio 2003).

L¿utile netto dell¿esercizio 2004 raggiunge i 2.822 milioni di euro (+21,5%) ed &#232 superiore di 500 milioni di euro rispetto all¿esercizio 2003.

Gli investimenti industriali sono pari a 1.469 milioni di euro, in crescita di 275 milioni di euro rispetto all¿esercizio 2003 per effetto dell¿accelerazione dello sviluppo delle infrastrutture tecnologiche di supporto ai servizi innovativi (gli investimenti Edge e UMTS sono pari a 515 milioni di euro).

Il Free Cash Flow operativo &#232 pari a 4.127 milioni di euro, in diminuzione di 74 milioni di euro rispetto all¿esercizio 2003 che beneficiava di un utilizzo di crediti IVA acquisiti con l¿incorporazione di Blu S.p.A. per circa 180 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta &#232 positiva e pari a 803 milioni di euro, in flessione di 615 milioni di euro rispetto al 31.12.2003 (positiva per 1.418 milioni di euro), dopo la distribuzione dei dividendi per 2.200 milioni di euro e pagamento imposte per 2.061 milioni di euro.

Con 26,3 milioni di linee, Tim conferma la sua posizione di leader nel mercato domestico.

Il Gruppo Tim chiude invece con ricavi consolidati di Tim, pari a 12.9 milioni di euro, registrano una crescita del 9,5% rispetto all¿esercizio 2003, e confermano gli obiettivi di sviluppo sul business domestico e di espansione sull¿area internazionale.

I ricavi dell¿area internazionale sono pari a 2.995 milioni di euro, in crescita del 27,4% rispetto all¿esercizio; in particolare il Brasile raggiunge 1.818 milioni di euro.

Il margine operativo lordo (MOL) &#232 pari a 6.052 milioni di euro, in aumento del 10,0% rispetto all¿esercizio 2003, mentre per il quarto trimestre il MOL &#232 pari a 1.478 milioni di euro con una crescita sull¿esercizio 2003 del 9,9%.

Il risultato operativo, pari a 4.073 milioni di euro, presenta una crescita del 7,6% rispetto all¿esercizio 2003 e un¿incidenza sui ricavi che raggiunge il 31,6%.

Il risultato risente dell¿avvio dell¿ammortamento della licenza UMTS di TIM S.p.A. a livello consolidato (134 milioni di euro, pari a circa un punto percentuale di incidenza sui ricavi).

Nel quarto trimestre il risultato operativo raggiunge 944 milioni di euro, in crescita del 12,1% rispetto all¿esercizio 2003.

I ricavi del quarto trimestre si attestano a 2.5 milioni di euro (+2,9% rispetto allo stesso periodo dell¿esercizio 2003), di cui 329 milioni di euro relativi ai VAS (+15,4%).

L¿ARPU dell¿esercizio 2004 (ricavo medio mese per linea al netto dei visitor) &#232 pari a 29 euro, con una crescita del 3,0% rispetto all¿esercizio 2003.

L¿ARPU VAS raggiunge i 3,9 euro (+19,4% rispetto all¿esercizio 2003).

Tale performance &#232 trainata dallo sviluppo dei consumi di traffico voce (minuti di traffico relativi ai soli clienti TIM +5,8% rispetto all¿esercizio 2003) e dalla crescita dei servizi VAS, grazie all¿efficacia dell¿azione commerciale e alla continua innovazione dei servizi e dei contenuti offerti.

L¿ARPU del quarto trimestre &#232 pari a 29 euro (+2,1%), di cui 4 euro da VAS (+11,2%).

L¿utile netto del Gruppo &#232 pari a 2.353 milioni di euro, superiore di 11 milioni di euro rispetto all¿esercizio 2003.

Piazza Affari ha premiato i risultati delle due societ&#224: le azioni dell”azienda telefonica mettono a segno un progresso dell”1,17% attestandosi a 5,2 euro. La buona performance delle azioni Tim sospinge in alto anche le quotazioni della controllante Telecom Italia (+1,2%), con la quale &#232 in procinto di fondersi, e di Pirelli (+2,34%).

Il 25 gennaio, Telecom Italia attraverso la propria controllata Telecom Italia International, ha sottoscritto un accordo con Almendral S.A. (holding di partecipazioni quotata alla Borsa di Santiago del Cile, che fa riferimento ad imprenditori locali tra cui il Gruppo Hurtado Vicuna ed il Gruppo Matte) per la cessione della propria partecipazione nella societ&#224 cilena Entel Chile S.A., pari al 54,76% del capitale sociale. Il prezzo di vendita riconosciuto a Telecom Italia International ammonta a 934 milioni di dollari.

Il closing dell¿operazione, previsto entro i prossimi tre mesi, &#232 subordinato all¿ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorit&#224 competenti.

Tale operazione s¿inquadra nell¿ambito della strategia del Gruppo Telecom Italia di razionalizzare il portafoglio internazionale, focalizzandosi sulle aree d¿interesse strategico con potenzialit&#224 di crescita.

Per il futuro, il gruppo prevede investimenti in Turchia (con Turk Telekom, gi&#224 partner Telecom), ha ricevuto delle offerte per uscire dalla Grecia, mentre continuer&#224 ad investire nella banda larga nei Paesi dove &#232 gi&#224 presente come Brasile, Francia, Germania, oltre che in Italia.

Come noto i Consigli di Amministrazione di Telecom Italia e Tim il 7 dicembre 2004 hanno approvato un percorso d¿integrazione societaria che, in presenza di rapide evoluzioni tecnologiche che aprono la strada ad importanti efficienze dal punto di vista industriale, mira anche ad assicurare al Gruppo la semplificazione della struttura proprietaria e l¿ottimizzazione della struttura patrimoniale e finanziaria.

In coerenza con detto percorso il 21 gennaio 2005 si &#232 conclusa l¿OPA volontaria parziale di Telecom Italia sui 2/3 del flottante delle azioni ordinarie, e totalitaria sulle azioni di risparmio Tim.

Nonostante il mancato raggiungimento della soglia minima di adesioni per le azioni di risparmio, Telecom Italia ha rinunciato alla relativa condizione di efficacia dell¿offerta, ritenendo che l¿operazione sia stata comunque un successo, tenuto conto dell”obiettivo perseguito di ottimizzazione della struttura del capitale azionario, nonch&#233 della struttura patrimoniale e finanziaria di Telecom Italia.

Il 23 gennaio 2005 &#232 stato dunque approvato il progetto di fusione, con conseguente convocazione nei primi giorni di aprile delle assemblee straordinarie di Tim e Telecom Italia.

La fusione dovrebbe essere perfezionata entro la fine del primo semestre. (a.t.)

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