Olimpiadi 2004: ad Atene tutti al lavoro per neutralizzare gli attacchi informatici

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Si moltiplicano i test sulla sicurezza dei sistemi informatici dei Giochi olimpici, per assicurare la rete da eventuali intrusioni. Per Atos Origin un¿eventuale falla nei sistemi sarebbe la pi&#249 grave minaccia per le Olimpiadi.

A meno di 100 giorni dall¿inizio dei Giochi di Atene, Atos Origin – leader nel mondo dei servizi globali di Information Technology (IT) – si mostra sereno riguardo alla sicurezza delle rete informatica dei Giochi, di cui si occuper&#224 fino al 2008.

Questa rete ha subito centinaia di attacchi esterni dall¿ultima edizione, che si &#232 tenuta nel 2002 a Salt Lake City. Atos crede che quest¿estate i pirati informatici faranno lo stesso e sferreranno i loro colpi ai sistemi informatici delle Olimpiadi.

¿Abbiamo registrato una forte attivit&#224 Internet¿, ha dichiarato Yan Noblot, responsabile sicurezza per Atos Origin.

Ad Atene, il suo team avr&#224 la responsabilit&#224 di esaminare i circa 200.000 alert, per classificarli e ¿individuare i comportamenti anomali¿, che in seguito saranno oggetto di un¿analisi tecnica pi&#249 approfondita.

Tuttavia, la pi&#249 grande minaccia per Yan Noblot non riguarder&#224 la sicurezza informatica, ma quanto i rischi fisici: per esempio, se un individuo riesce a corrompere un impiegato per ottenere una tessera di accredito ufficiale, avrebbe accesso a differenti siti e installazioni.

E non si considera solo la minaccia del terrorismo, ma anche le manifestazioni no global.

¿Una defaillance nel processo di accreditamento, pu&#242 tradursi in un rischio per la sicurezza fisica; &#232 quindi diventare una situazione cruciale¿.

Sebbene sussistano ancora dei dubbi sul numero dei siti olimpici che saranno terminati per la cerimonia d¿apertura del 13 agosto, i responsabili informatici hanno previsto una seconda fase di messa a punto tecnica per il 14 giugno.

Riguarder&#224 solo alcuni luoghi, e dovr&#224 simulare la risposta delle squadre per i quattro giorni che si annunciano come i pi&#249 pesanti per le Olimpiadi.

Uno degli investimenti pi&#249 importanti riguarda un sistema di sicurezza di tipo militare Command and Control, che &#232 costato 255 milioni di euro.

Yan Noblot spiega cha da qui all¿inizio delle Olimpiadi, saranno effettuai 200.000 ore di test, e dovranno essere individuati almeno 10.000 errori sui quali intervenire.

L¿infrastruttura &#232 stata gi&#224 testata. Il principio &#232 quello di difendere dai rischi introducendo delle nuove tecnologie unicamente l&#224 dove sono necessarie.

In questo contesto, le piattaforme scelte sono quelle di Unix e Windows; Linux non aveva le stesse possibilit&#224.

¿Per ridurre i rischi di un progetto, un buon metodo &#232 quello di riutilizzare l¿architettura e i sistemi gi&#224 provati¿, ha commentato il responsabile di Athos, aggiungendo che ¿Quando abbiamo cominciato, i sistemi Linux erano solo al loro inizio. A Salt Lake City, abbiamo usato Windows NT4 e oggi siamo configurati con Windows2000¿.

Il parco informatico dei Giochi Olimpici, diviso per 60 luoghi differenti, per 10.500 atleti e 21.500 rappresentati dei media, conter&#224 in totale 1.400 Pc e 1.000 server. Il supporto tecnico sar&#224 assicurato da circa 1.400 impiegati di Atos Origin, e da 2.000 volontari i cui precedenti penali sono stati verificati dalla polizia.

Precedentemente era IBM che curava i servizi Information Technology del Comitato Internazionale Olimpico (IOC – International Olympic Committee).

Nel 2002, Sema Group ha ottenuto il contratto dall¿IOC per quattro edizioni: dalle Olimpiadi invernali di Salt Lake City a quelli estivi di Pechino nel 2008. successivamente Sema si &#232 fusa con la divisione informatica di Schlumberger, e oggi Schlumberger Semafa parte del Gruppo AtosOrigin.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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