EUBRASIL: Valladao, ‘Si riduce il commercio, crollano gli investimenti tra Brasile ed Europa. Necessario un rilancio del partenariato’

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In occasione del quarto summit UE-Brasile, che avrà luogo il 14 luglio a Brasilia, Eurostat ha pubblicato oggi i dati sul commercio e gli investimenti tra il Brasile e l’UE. Le esportazioni di beni dall’Europa a 27 in Brasile sono scese a 21.6 miliardi di euro nel 2009, giù dal picco dei 26.3 miliardi nel 2008. Le importazioni sono scese a 25.7 miliardi nel 2009, dopo i 35.9 miliardi nel 2008.

Sono numeri che parlano di un deficit decrescente nell’UE27 nel commercio di beni con il Brasile, dai 9.6 miliardi nel 2008, a 4.1 miliardi nel 2009. Occorre sottolineare, tuttavia, che questa perdita nel commercio tra UE27 e Brasile, registrata tra il 2008 e il 2009, è in linea con il generale trend discendente nel totale del commercio estero dell’UE27 nello stesso periodo di riferimento.

I dati Eurostat – secondo il prof. Alfredo Valladao, Membro del Board e Presidente dell’Advisory Board EUBrasil – mostrano una caduta del deficit del commercio europeo con il Brasile da 9.6 miliardi a 4.1 l’ultimo anno. A conseguenza della generale riduzione del commercio complessivo dell’UE verso i paesi terzi, le esportazioni UE con il Brasile si sono ridotte, ma meno che le importazioni. Le esportazioni dall’Europa al Brasile infatti sono scese da 26,3 miliardi nel 2008 a 21,6 miliardi nel 2009, mentre nello stesso periodo le importazioni sono scese da 35,9 miliardi a 25,7 miliardi. Cio’ conduce a un deficit decrescente del commercio UE con il Brasile“.

Sempre secondo il prof. Alfredo Valladao di EUBrasil “…i dati Eurostat dimostrano come sia necessario il rilancio del partenariato tra UE e Brasile“. Infatti, nonostante un bilancio positivo del commercio di beni registrato dall’UE nel 2009, la percentuale del Brasile nel totale del commercio UE verso i paesi terzi è rimasta intorno al 2% sin dal 2000. Inoltre il Brasile rimane solo alla decima posizione tra i più importanti partner commerciali dell’Unione europea sebbene secondo stime quest’anno registrerà una crescita impressionante del del 7.3%.del PIL Come dimostrato dalle statistiche, un rilancio della relazione con il Brasile è ora necessario.

…Gli investimenti diretti esteri in Brasile – prosegue il prof. Alfredo Valladao Presidente dell’Advisory Board EUBrasil – sono importanti per accrescere la fiducia reciproca tra imprenditori brasiliani ed europei. E’ necessario ora incoraggiare le compagnie brasiliane a sviluppare la loro dimensione internazionale investendo nell’UE. L’investimento brasiliano nell’UE mostra infatti un trend negativo,, passando dai 24.7 miliardi del 2007 ai 10.7 miliardi del 2008 sino agli attuali 2.8 miliardi, dovuto probabilmente anche alla crisi“.

La quota del Brasile sul totale del commercio estero di beni dell’UE27 è rimasta intorno al 2% dal 2000. Nel 2009, il Brasile è stato il decimo partner commerciale più importante dell’UE27. In occasione del quarto Summit Unione Europea-Brasile, che comincerà il 14 luglio a Brasilia, Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, emette dati sul commercio e gli investimenti tra Brasile ed UE.

Tra i 27 Stati membri dell’UE, la Germania (7.2 miliardi di euro o 33£ delle esportazioni di beni dell’UE) è stato il maggiore esportatore in Brasile nel 2009, seguito dall’Italia (2.7 miliardi o 12%), Francia (2.6 miliardi o 12%) e Regno Unito (1.9 miliardi o 9%). I Paesi Bassi (5.6 miliardi o 22% delle importazioni UE) sono stati il maggiore importatore, seguiti da Germania (5.0 miliardi o 20%), Regno Unito (2.9 miliardi o 11%), Francia (2.5 miliardi o 10%), Italia (2.4 miliardi o 9%) e Spagna (2.2 miliardi o 9).
La Germania (+2.1 miliardi di euro) ha registrato il maggiore surplus nel commercio con il Brasile nel 2009, seguita da Austria (+0.5 miliardi). I deficit maggiori sono stati osservati nei Paesi Bassi (-4.4 miliardi di euro), Regno Unito e Spagna (entrambi -0.9 miliardi).

Il 90% circa delle esportazioni UE27 verso il Brasile nel 2009 è stato costituito da beni manifatturieri, mentre Food & Beverage e materie prime ammontano ciascuno a più del 30% delle importazioni. A un livello più dettagliato, le principali esportazioni UE 27 verso il Brasile sono state veicoli e automobili, medicinali e aeromobili, mentre le principali importazioni sono stati soia, olio, minerali ferrosi, caffè e petrolio.

Nel 2009, l’UE27 ha esportato 8.8 miliardi di euro di servizi verso il Brasile, mentre le importazioni ammontano a 6.4 miliardi, e ciò significa che l’UE 27 ha avuto un surplus di 2.4 miliardi nel commercio di servizi con il Brasile, paragonato a +3.2 miliardi nel 2008 e +2.0 miliardi nel 2007. Il surplus nel 2009 è dovuto principalmente ai trasporti (+0.8 miliardi), servizi edili, autorizzazioni e licenze (entrambi +0.5 miliardi). Il Brasile ha contato per circa l’1.7% del totale del commercio dei servizi extra-UE27.

I flussi dell’investimento diretto all’estero (IDE) dell’UE 27 con il Brasile sono stati altamente variabili negli anni recenti. Nel 2009, l’UE27 ha investito 6.9 miliardi di euro in Brasile, comparabile con un disinvestimento di 1.1 miliardi nel 2008 e un investimento di 14.3 miliardi nel 2007. L’investimento diretto del Brasile nell’UE27 è sceso dai 24.7 miliardi di euro nel 2007 ai 10.7 miliardi nel 2008 e ai 2.8 miliardi nel 2009.