La ‘Milano da Bere’ lascia il posto alla ‘Milano del Fare’

di di Fabrizio Bellavista |

Italia


Mentre nei giorni passati ha chiuso i battenti, sotto il segno del grande successo, il Salone Internazionale del Mobile, in risposta alle crescenti domande di approfondimento sulla incerta situazione economica, nello stesso giorno alle ore11.00 prendeva il via il ‘Mediolanum Market Forum‘ incentrato sul tema ‘Dove va l’economia‘ presso il Palazzo della Borsa; dove importanti economisti, imprenditori, sociologi e opinion leaders si sono confrontati sulla situazione dei mercati finanziari e dell’economia mondiale (in diretta su mediolanumchannel.tv). Tra i tanti ospiti di prestigio: Francesco Alberoni, Oscar Giannino, Marco Tronchetti Provera, Remo Lucchi, Paolo Scaroni e Ennio Doris, Ettore Gotti Tedeschi, Giovanni Palladino e, come moderatore, Andrea Cabrini.

La conferma dell’avvenuto cambio di marcia viene anche dal già menzionato ‘Mediolanum Market Forum’. I contenuti dell’incontro tenutosi in mattinata sono stati presentati e condivisi in diretta in ben 101 città italiane ed europee con la presenza di oltre 20.000 partecipanti raccolti in grandi teatri o palazzi storici. In queste sedi sono stati presentati i passi salienti dell’incontro mattutino con il complemento di numerosi interventi in diretta da parte di esperti nazionali ed esteri di borsa e finanza. Si tratta di uno dei più grandi eventi mai organizzati volto a valorizzare una nuova cultura dell’investimento per una finanza più trasparente e più comprensibile dai piccoli e grandi investitori.

I presupposti certamente erano nell’aria già da tempo e diciamo che la Sindrome E (dove ‘E’ sta per Expo 2015) sta catalizzando progetti avviati da tempo unitamente a estemporanee performance. Insomma, i segnali per rivedere Milano come ‘sentiment’ del progresso nazionale ci sono e hanno trovato certamente respiro nella settima edizione del “Well -Tech Award” anch’essa conclusasi in questi giorni nell’avveniristico scenario architettonico del WT Village con il claim: “I sessanta prodotti che miglioreranno la nostra vita“.

Ma è il Salone Internazionale del Mobile 2008 (nome per altro ormai stretto a questa grande kermesse della cultura del ‘segno e del di-segno’) che, ruotando intorno alla centralità dettata dall’arredamento si allarga alle contiguità semantiche come ‘casa’, ‘ambiente’, ‘energia’ e ‘arte’, preannuncia un nuovo possible modo di progettazione dell’evento.

Quindi una Milano come remake della città aperta anni ’60 che fece da propulsore al boom economico o piuttosto una metropoli inserita nel territorio e aperto alle contaminazioni e alle contiguità sia territoriali ma sopratutto culturali? Quello che si sta disegnando è un nuovo profilo di città, in cui l’apporto del mondo digitale e di condivisione della rete – Milano e Roma si posizionano praticamente in parità come presenza di blogger – rappresenteranno l’anima in divenire di una città giunta alla conclusione della sua ‘odissea al declino’ chiamata Milano da Bere.