eTourism

Turismo digitale: mercato da 9,5 miliardi di euro, ma l’Italia può e deve fare (molto) di più

di Alex Kornfeind - Strategy Marketer - @kornfeind |

Casi di successo nel turismo digitale italiano ci sono: da Invasioni Digitali, al Digital Diary in Basilicata, ma bisogna migliorare anche i Trasporti. Basti pensare a quant'è difficile raggiungere Mantova (capitale Italiana della Cultura 2016), o Matera (capitale della Cultura europea 2019).

Il turismo svelato attraverso le tecnologie raccontando esperienze digitali e intervistando i protagonisti del settore.  A cura di Alex Kornfeind. Strategy Marketer @kornfeind

Dopo la sbornia sui numeri generati in tutta Italia da ExpoMilano2015, sarà ancora Milano la capitale del turismo. Giovedì 19 novembre, infatti, l’Assessore regionale al turismo della Lombardia, Mauro Parolini, darà il via a TourismAct 2015 con l’intenzione di creare una strategia di promozione integrata per competere sui mercati moderni e non perdere quella spinta innescata proprio dall’Esposizione Universale nella città di Milano.

Parole come Brand, Destination, Reputation, Innovazione, Formazione, Comunicazione, Digitale, Prodotto, Governance, Credito e Investimenti  verranno accostate ed amalgamate al turismo da numerosi e qualificati addetti, esperti e opinion leader di settore.

Non si può non plaudere a iniziative come questa perché è da molti anni che il turismo vive nelle prime pagine dell’informazione come uno dei settori più performanti, per due motivi ben evidenti: il primo, quello di essere uno dei migliori biglietti da visita da esibire in virtù dello straordinario patrimonio d’arte ereditato nel corso dei secoli; il secondo, per la filiera ricettiva capace di generare un indotto considerevole sul PIL nazionale laddove il successo planetario di Uber e AirBnb ha posato nel nostro paese la lente d’ingrandimento sulla “shadow economy”.

Indotto anche digitale e per di più in costante crescita come afferma una recente indagine dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano che vede il transato digitale delle strutture ricettive in Italia valere circa 1,5 miliardi di euro nel 2015 – in crescita del 12% rispetto al 2014 – con un mercato complessivo del turismo digitale verso i 9,5 miliardi di euro.

L’Assessore Parolini, in merito a Innovazione e Tecnologia applicate al turismo, affermò che l’Italia sconta comunque un ritardo non più accettabile con il rischio di perdere quote importanti di mercato rispetto ai diretti competitor. Parlò di investimenti sulla qualificazione professionale e formazione degli operatori turistici e di incentivare l’ingresso di giovani neodiplomati/neolaureati nel mercato turistico come leve per colmare il gap con i paesi che ci precedono in termini di arrivi e presenze nel mondo.

Nota dolens: quando il Presidente della regione Lombardia Roberto Maroni accoglierà, da Roma capitale, il Ministro Dario Franceschini, questi sarà accompagnato ancora una volta dalle ennesime polemiche innescate non tanto da Enit, Promuovitalia, Italia.it o Verybello quanto da un bando cancellato per problemi legati alla ricezione delle mail. Bando basato sulle sempre più promosse Reti d’Impresa.

In un contesto dove sempre più millenials sulle bio Linkedin o Twitter, per il solo fatto di twittare post di blog personali, descrivendo ristoranti preferiti con le foto dei loro account instagram, si definiscono oggi “esperti in turismo” forse ci meritiamo che un bando, targato Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, vada a naufragare proprio per colpe digitali offuscando in un colpo solo i numeri del turismo digitale esposti dall’Osservatorio del Politecnico.

Quando poi si cita Governance non posso non pensare ai tanti Assessori al Turismo in molti degli 8.000 comuni italiani che si sentono Ministri, alla pari di Franceschini, capaci di creare e moltiplicare eventi sul turismo – dove un vice sindaco di una città cinese non manca mai – a testimonianza del fatto che centralizzare i processi di promozione in l’Italia è difficile se non praticamente impossibile.

Casi di successo da citare nel turismo moderno italiano ci sono. Il primo che mi viene in mente è quello di Invasioni Digitali, capace nel 2013 di trasfomare le Istituzioni culturali in vere e proprie agorà digitali. Subito dopo non posso non ricordare il Digital Diary in Basilicata efficace, già nel 2011, nell’esaltare il territorio con le arti visive.

Casi di successo da citare come buona amministrazione nel turismo ci sono. L’Assessore Parolini cita come esempio quello della promozione congiunta della destinazione Lago di Garda che Regione Lombardia, Regione Veneto e Provincia Autonoma di Trento stanno sviluppando con felici risultati.

Tornando a Brand, Destination, Reputation, Innovazione, Formazione, Comunicazione, Digitale, Prodotto, Governance, se non supportate da azioni nel campo dei Trasporti e della Logistica non aiuteranno il turismo italiano e resteranno solo parole. Oggi è ancora difficile raggiungere mete turistiche importanti Mantova, capitale Italiana della Cultura 2016, o come Matera, capitale della Cultura europea 2019.

Turismo. In bocca al lupo!

Alex Kornfeind – Strategy Marketer –  @kornfeind