#IoT.Week. Giuseppe Massanova (Olivetti): ‘Internet delle cose banco di prova per l’R&S’

di di Giuseppe Massanova (Olivetti - Direttore Vendite Dirette Italia) |

L’importante è concentrarsi concretamente su quei settori che permettono di mettere a frutto le proprie capacità e che consentono di realizzare un’offerta end-to-end da proporre ai propri clienti.

#IoT.week è lo Speciale Key4biz dedicato all’Internet of Things, in cinque puntate con interviste, case history, approfondimenti, dati, analisi e opinioni di esperti.
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IoT


Giuseppe Massanova

L’Internet of Things (IoT) o ‘Internet delle cose’ ha una storia recente di qualche anno ma, pur essendo solo all’inizio di un percorso che si prospetta molto lungo e con successi, rappresenta già una realtà importante per i numerosi oggetti presenti sul mercato, per le applicazioni realizzate ed operanti in diversi settori della vita quotidiana. Il fenomeno degli oggetti “connessi” alla rete è risultato in costante crescita nel corso degli ultimi tre anni, come evidenzia l’Osservatorio Internet of Things del MIP – Politecnico di Milano, in netta contrapposizione con le altre aree dell’Information Technology che sono risultate, invece, in forte flessione.

Ovviamente, l’IoT rientra negli interessi di Olivetti, azienda che vanta una storia di ricerca ed innovazione di oltre un secolo e, dall’agosto 2003, fa parte del Gruppo Telecom Italia con un ruolo specifico nel settore dei prodotti e delle soluzioni per l’Information Technology: si tratta infatti di un’importante campo di applicazione delle proprie capacità di ricerca e sviluppo e, conseguentemente, di realizzazione di applicazioni verticali per la soluzione di problematiche in numerosi settori di mercato.

Per Olivetti, l’IoT rappresenta un’importante area di riferimento per il proprio business, grazie anche ai dati interessanti che emergono dall’analisi del mercato e delle sue evoluzioni in termini di revenues e profitti e l’interesse su questo fronte è confermato dalla partecipazione attiva alla ricerca per la progettazione e realizzazione di nuovi prodotti, potendo contare su un gruppo di lavoro dedicato alle nuove tecnologie emergenti, e dal coinvolgimento dell’intero Gruppo Telecom Italia che supporta la ricerca in questo settore anche attraverso sponsorizzazioni e partnership di rilievo a livello nazionale ed internazionale.

 

In un contesto così ampio, comunque, è necessaria una focalizzazione, per cui abbiamo identificato una quota significativa del mercato IoT complessivo che fa riferimento a settori di nostro interesse. La vastità degli “oggetti” utilizzabili in internet e le svariate applicazioni realizzabili, infatti, fanno sì che per avere successo ci si debba concentrare concretamente su quei settori che permettono di mettere a frutto le proprie capacità e che consentono di realizzare un’offerta end-to-end da proporre ai propri clienti. Con questo approccio sono state realizzate le componenti chiave per la proposizione di soluzioni complete per il Field Process Tracking e Smart Asset Management.

Nel primo caso si tratta di una soluzione modulare per la certificazione dei dati relativi a processi operativi in field ed è rivolta ad aziende con esigenza di un accurato monitoraggio delle attività che coinvolgono oggetti fisici/asset e che richiedono il rispetto delle procedure. Siamo nell’ambito della gestione della corretta applicazione dei processi operativi in field, con la possibile fruizione di contenuti multimediali relativi alla sicurezza ed alle attività da svolgere nella lingua del lavoratore. Con questa tipologia di applicazione le aziende possono ottenere rilevanti risultati, soprattutto per la possibilità di miglioramento della formazione e dell’informazione dei dipendenti che operano in contesti pericolosi, dove l’applicazione di norme rigide di sicurezza è fondamentale. Alla crescita della qualità del lavoro, dovuta ad una corretta applicazione delle norme di sicurezza nei cantieri, è legata anche la riduzione dei rischi connessi alla dimostrazione che da parte dell’azienda siano state applicate tutte le misure idonee a scongiurare incidenti sul lavoro. Il ritorno pratico per un’azienda nell’implementare simili sistemi è duplice, perché oltre alla riduzione delle conseguenze di tipo economico, cioè quelle legate ad azioni di eventuale richiesta di risarcimento danni, può garantire e dimostrare il corretto comportamento anche a fronte di coinvolgimenti di tipo penale, nel caso di situazioni di una certa gravità.

Nell’ambito dello Smart Asset Management (SAM), Olivetti ha avuto modo di realizzare una soluzione completa per la gestione degli asset aziendali  basata su due tipologie di tag (Advanced RFID e NFC), che assicurano la contestualizzazione univoca (tempo e luogo), la sicurezza e l’integrità dei dati.

L’idea nasce dall’esperienza pluriennale acquisita nel mondo della registrazione sicura dei dati, come quella delle stampanti fiscali, dove Olivetti è tuttora leader nazionale nella realizzazione e vendita nel retail. La soluzione si basa su un dispositivo realizzato da Olivetti, che consente l’identificazione univoca dell’asset e effettua la memorizzazione dei dati operativi sul dispositivo. Opera in collegamento wireless locale via ZigBee e con il sistema di Back End tramite il PDA dotato di 3G. La gestione avviene tramite apposita applicazione  di back-end, web-based, per il tracciamento ed il monitoraggio dello stato degli asset. Il dispositivo può essere installato in ambiti con elevata concentrazione di gas esplosivi dove viene richiesta la certificazione ATEX.

 

Su queste basi tecnologiche, sono state realizzati progetti-cliente attualmente operativi e che hanno comportato rilevanti vantaggi, sia per le aziende che per gli utenti finali.

 

Esempio significativo è costituito dalla realizzazione di una soluzione per un importante operatore nel settore dell’energy,  nella gestione periferica e remotizzata dei  serbatoi di gpl forniti a privati e PMI. La certificazione Atex dei dispositivi Olivetti consente l’installazione anche sui cosiddetti “Bomboloni” del gas per tracciare, in modalità “sicura”, tutte le operazioni di manutenzione su di essi effettuate e per controllarne il corretto utilizzo, nel tempo, dei rifornimenti. In tal modo, l’azienda proprietaria e, conseguentemente, responsabile degli asset, ha a disposizione un sistema che le consente il controllo puntuale di ciascuno di essi ed è in grado di rilevare situazioni anomale che possono causare conseguenze negative in chiave economica, come le possibili frodi per rifornimenti non autorizzati da parte della concorrenza, e della sicurezza, per il fatto che la manutenzione assegnata ad aziende terze venga effettuata correttamente.

 

Naturalmente, oltre a quella dell’energy,  esistono altri ambiti di applicazione di queste tecnologie in aree di mercato differenti. Infatti, analoghe soluzioni sono di interesse anche per le utilities, la logistica, il facility management e per ogni situazione in cui risulta necessaria la gestione di asset importanti.