Videomessaggio

5G, Mirella Liuzzi (M5S): “Basta disinformazione, nessun pericolo per la salute”

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In termini di esposizione ai campi elettromagnetici, ha spiegato in un video la deputata M5S: “L’Italia registra un valore di 6 volt metro, i nostri amici francesi e tedeschi registrano 58 volt metro. Gli americani 61 volt metro. Ci troviamo ampiamente al di sotto della media europea che è tra i 41 e i 51 volt metro”.

Sono anni che si parla di elettrosmog ed elettromagnetismo e ancora non possiamo dire di avere le idee chiare su quali siano gli effetti concreti di questo tipo di onde sul nostro organismo e quindi sulla nostra salute.
Sull’argomento, viste le speculazioni in circolazione e la disinformazione che impera in rete, ci ha messo la faccia il Segretario di Presidenza alla Camera dei Deputati e parlamentare del Movimento 5 Stelle (M5S), Mirella Liuzzi, con un video messaggio sul proprio profilo Facebook in cui ha voluto spiegare, nel modo più semplice possibile, come stanno le cose in termini di nuove reti di telecomunicazione e possibili effetti delle emissioni da inquinamento elettromagnetico.

Circolano tante bufale sul 5G: proviamo a spiegare allora come stanno davvero le cose”, ha affermato la Liuzzi nel video.
Alla domanda “È vero che con il 5G saremo più esposti ai campi elettromagnetici?”, la parlamentare ha risposto senza indugi: “No. L’esposizione ai campi elettromagnetici è stabilita dalla legge e nel caso dell’Italia possiamo stare tranquilli perché i valori fissati sono tra i più bassi al mondo”.

L’Italia registra un valore di 6 volt metro – ha dichiarato la Liuzzi – e sapete dove stanno i nostri amici francesi e tedeschi? A 58. Gli americani a 61 volt metro. Sapete cosa vuol dire questo? Che ci troviamo ben 5000 volte al di sotto della soglia scientificamente definita per prevenire effetti sul corpo umano e ampiamente al di sotto della media europea che è tra i 41 e i 51 volt metro”.

In termini di possibile correlazione tra esposizione al 5G e tumori, la Liuzzi ha ricordato che “alcuni studi ipotizzano degli effetti dannosi a partire dai 50 volt metro, per un’esposizione di 19 ore al giorno, per tutta la vita. Noi siamo a 6 v/m”.

Sulla natura dei possibili rischi derivanti dall’utilizzo delle reti 5G, la deputata M5S ha risposto con molta chiarezza: “L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già studiato gli effetti dei campi elettromagnetici anche per le frequenze utilizzate dal 5G. Quello che dovete sapere è che le frequenze del 5G saranno in gran parte quelle che servono per il digitale terrestre – quelle con cui vedete la tv ad esempio – e anche quelle utilizzate per portare internet a casa vostra mediante connessione wireless. Sono frequenze già conosciute e che fanno parte della nostra quotidianità da tempo”.

La Liuzzi era già intervenuta sul tema 5G ed inquinamento atmosferico, rispondendo all’allarme sulla salute pubblica lanciato da due deputate M5S: “Il 5G non determina alcun automatico innalzamento dei limiti di esposizione già fissati per legge: proprio perché prima di qualsiasi logica di mercato noi vogliamo tutelare la salute dei cittadini, esistono già dei limiti molto stringenti, da diversi mesi la Commissione Trasporti Poste e Telecomunicazioni della Camera ha avviato un’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, tuttora in corso, che coinvolge tutti gli attori in gioco. Questo ci consentirà di definire il quadro regolamentare più adatto per affrontare con responsabilità e rigore questo importante passaggio che, invece di diventare occasione per creare inutile allarmismo, dovrebbe essere accolto con favore da chi dice di volere il bene di questo Paese”.

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