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“Il 5G fa male alla salute”. Chiesto lo stop da 4 deputati M5S e gruppo Misto. Capitanio (Lega): ‘Insieme salute e innovazione’

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Veronica Giannone e Gloria Vizzini dei 5S e Sara Cunial e Silvia Benedetti del Gruppo Misto chiedono lo stop del 5G. Asstel: 'Richiesta intempestiva e ingiustificata'. Massimiliano Capitanio (Lega e membro Comm. Tlc): 'Folle pensare di arrestare il progresso. Consiglio ai parlamentari firmatari del documento di leggere gli atti delle audizioni della commissione Tlc e i documenti prodotti dal Politecnico di Milano. Tutela della salute e Innovazione di pari passo'.

Mentre l’indice Desi posiziona l’Italia al 2^ posto in Europa proprio nella classifica dedicata alla fase preparatoria per il lancio delle reti mobili di quinta generazione, due deputate del Movimento 5 Stelle e due del gruppo Misto chiedono lo stop del 5G, e in particolare di sospendere l’imminente lancio di Vodafone, il 16 giugno prossimo, della nuova rete a Milano, Roma, Napoli, Torino e Bologna.

La richiesta delle deputate: ‘Immediata sospensione’

“ Preso atto che Vodafone, dopo aver completato la sua fase sperimentale a Milano, ora ha acceso la sua rete 5G anche a Roma, Napoli, Torino e Bologna, al fine di tutelare la salute pubblica, abbiamo trasmesso alle amministrazioni in questione un’istanza per richiederne l’immediata sospensione” hanno dichiarato Sara Cunial e Silvia Benedetti, del Gruppo Misto, Veronica Giannone e Gloria Vizzini dei 5S.

Asstel: “Richiesta intempestiva e ingiustificata”

Per Asstel, associazione di settore, la richiesta è “intempestiva e ingiustificata”.

In particolare, il presidente di Asstel, Pietro Guindani, ha precisato “che la fornitura di servizi 5G è autorizzata dal Mise e che la tutela della salute pubblica è assicurata dal rispetto delle norme di cui alla legge 36 del 2001 e dal Dpcm dell’8 luglio 2003”. Guindani ha quindi chiesto al Governo “di avviare ulteriori iniziative di divulgazione ed informazione scientificamente corretta per evitare inutili allarmismi tra i cittadini”.

Morelli (Pres. Comm Tlc): ‘Da mesi lavoriamo su ricadute anche sulla salute. Non serve il terrorismo verbale’

Contro la richiesta di stop del 5G in Italia si è espresso anche Alessandro Morelli (Lega), che, in qualità di presidente della Commissione Telecomunicazioni alla Camera, ha seguito le tante audizioni (ecco l’elenco completo con i resoconti) di esperti, ricercatori, docenti universitari ecc.. nel corso dell’indagine conoscitiva avviata dal Parlamento sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, con particolare riguardo alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big data.

” Da mesi lavoriamo su ricadute del 5G anche sulla salute. No a parole di terrorismo, sarà per tutti la rivoluzione delle nostre vite’, ha dichiarato Morelli (Leggi l’articolo completo sulle sue dichiarazioni).

Massimiliano Capitanio (Lega): ‘Invito i colleghi a leggere gli atti delle audizioni e i documenti del Politecnico di Milano’

A spegnere gli ingiustificati allarmismi è intervenuto anche Massimiliano Capitanio (Lega), membro della Commissione Trasporti, Poste e Tlc della Camera: “E’ finita l’epoca dei no. È folle pensare di arrestare il progresso. Consiglio ai parlamentari firmatari del documento che richiede lo stop del 5G di leggere gli atti delle audizioni della commissione telecomunicazioni della Camera e i documenti prodotti dal Politecnico di Milano. La salute pubblica è una priorità per tutti: per il Parlamento e per il governo e la sua tutela può andare di pari passo con il sostegno alla innovazione tecnologica che sinonimo di progresso e anche di posti di lavoro”.

Anche Forza Italia, con Giorgio Mulè, componente della commissione Trasporti e Telecomunicazioni, ha criticato la richiesta dei 4 deputati: “Siamo alle comiche, i deputati del Movimento 5 Stelle ora attaccano anche il 5G puntando il dito contro i presunti danni che recherebbe alla salute”

“Chissà cosa ne penseranno il patron Casaleggio jr., che da imprenditore con certa tecnologia ci guadagna, e Di Maio, che da Ministro dello Sviluppo economico sarebbe competente nella realizzazione del 5G e la promozione delle reti super veloci”, ha concluso Mulè.

Nel M5S c’è anche chi getta acqua sul fuoco, come Liuzzi e De Lorenzis

L’allarme sulla salute pubblica lanciato anche da due deputate 5S non è condiviso da Mirella Liuzzi, deputata sempre del MoVimento 5 Stelle alla Camera, secondo cui l’avvento del 5G “non determina alcun automatico innalzamento dei limiti di esposizione già fissati per legge: proprio perché prima di qualsiasi logica di mercato noi vogliamo tutelare la salute dei cittadini, esistono già dei limiti molto stringenti“, ha spiegato, ricordando che “da diversi mesi la Commissione Trasporti Poste e Telecomunicazioni della Camera ha avviato un’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, tuttora in corso, che coinvolge tutti gli attori in gioco. Questo ci consentirà di definire il quadro regolamentare più adatto per affrontare con responsabilità e rigore questo importante passaggio che, invece di diventare occasione per creare inutile allarmismo, dovrebbe essere accolto con favore da chi dice di volere il bene di questo Paese”.

Sulla stessa linea il vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera Diego De Lorenzis, sempre del Movimento 5 Stelle: “L’indagine conoscitiva sta approfondendo i diversi aspetti applicativi della tecnologia 5G, inclusi gli eventuali effetti pericolosi per la salute delle onde elettromagnetiche ad essa collegate. Ci sentiamo di rassicurare sotto questo profili i cittadini giacché il rispetto dei limiti raccomandati dalla legislazione europea, molto meno restrittivi di quelli vigenti in Italia, non ha evidenziato alcuna correlazione tra maggiori emissioni negli altri Paesi e alcuna patologia”.

La nostra intervista a Alessandro Polichetti (Istituto Superiore di Sanità): ‘Con il 5G non prevedibili ad oggi rischi per la salute’

Key4biz ha intervistato Alessandro Polichetti, l’esperto più autorevole dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sugli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute: anche lui è stato audito, il 26 febbraio scorso, dalla Commissione Trasporti e Tlc della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni. “le nuove tecnologie di telecomunicazione 5G non porranno prevedibilmente nessun problema di salute”, ci ha detto Polichetti.

Per leggere l’intervista integrale a Alessandro Polichetti: Istituto Superiore Sanità: ‘Con il 5G non prevedibili ad oggi rischi per la salute’