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Tv: un giro di affari da 8,8 miliardi in Italia. Fatturato Sky in crescita del 2,1%

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Nel suo insieme, secondo il nuovo studio Mediobanca, il settore perde pezzi su scala nazionale, ma l’operatore satellitare è l’unico ad aumentare fatturato, utili, share e investimenti.

Il settore “televisioni e radio” ha raggiunto un giro di affari in Italia pari a 8,8 miliardi di euro nel 2017 (-1,1% sul 2016). Un mercato dominato da cinque grandi operatori, che tende sempre più a concentrarsi in un unico polo mediatico: Rai, Mediaset e Sky Italia.

Questi ultimi tre, da soli, detengono circa il 90% dei ricavai televisivi totali, gli altri due sono Discovery Italia e La7. Questo è quanto emerge dall’esame dei bilanci 2013-2017 dei cinque principali Gruppi televisivi italiani effettuato dall’Area Studi di Mediobanca.

I cinque principali Gruppi televisivi italiani, presi tutti assieme, hanno chiuso il 2017 con un fatturato aggregato di 9,4 miliardi di euro.

Il dato è in calo dell’1,4% rispetto al 2016, ma in aumento rispetto al 2013 (+3,5%).

A livello nazionale, Sky Italia nel periodo considerato ha aumentato il proprio fatturato del 2,1%, a 2,8 miliardi di euro, mentre Mediaset, pur posizionandosi al primo posto, con 3,6 miliardi di euro (di cui 1,1 miliardi realizzati all’estero però), ha registrato una perdita dello 0,8%.

Sky Italia, inoltre, ha chiuso il quinquennio 2013-2017, in positivo, con utili per 118 milioni, seguita solo da Discovery con 31 milioni. Negativi più o meno rilevanti per gli altri: la Rai, ad esempio, ha totalizzato perdite per 214 milioni di euro.

Tutti assieme, i cinque grandi gruppi hanno accumulato complessivamente perdite nette per 321 milioni di euro.

Per quanto riguarda la redditività industriale, il quadro d’insieme segnala una ripresa, con tutti gli operatori in miglioramento nel 2013-2017: Discovery Italia ha registrato nel 2017 l’ebit margin più elevato (14,2%, in aumento dell’1,9% sul 2013), seguono Mediaset (al 9%, in crescita dell’1,5), Sky Italia (6%, che segna l’aumento maggiore +4,8%) e Rai (3,4%, stabile).

Anche per tasso d’investimento è Sky ad ottenere il dato migliore, con un +1,9% sul 2013, un indicatore che si conferma generalmente positivo anche per gli altri operatori.

In termini di quote di ascolto, infine, se da una parte cresce lo share dei canali di Sky Italia e Discovery Italia (rispettivamente +2,2% e +1,3% sul 2013) e dei canali tematici di Rai e Mediaset (entrambe +0,8%), dall’altra sono in calo le quote di ascolto delle reti generaliste (-1,9% per Mediaset e -2,9% per Rai).

Rai è sempre l’emittente più seguita dagli italiani, raggiungendo il 36,5% di quote di ascolto nel giorno medio nel 2017. Seguono Mediaset (31,3%), Sky Italia (8,4%), Discovery Italia (6,9%) e La7 (3,4%).